O miei prodi, non son danze, son casuali somiglianze

O miei prodi, non son danze, son casuali somiglianze
Di Mary Blindflowers©   Il termine plagio, utilizzato per la prima volta da Marziale in riferimento al furto di alcuni suoi versi , è entrato oggi nell’uso corrente per indicare la copiatura illecita di un’opera di ingegno, meglio definita e accettata come violazione del diritto d’autore. Zara Algardi specifica di cosa si tratta: Il plagio […]View post →

Notazioni sulla d eufonica

Notazioni sulla d eufonica
Di Lucio Pistis & Sandro Asebès©   Sulla d eufonica molto si è scritto. Le vecchie grammatiche ne consigliavano l’uso per evitare fenomeni di sgradevole cacofonia. L’Accademia della Crusca così si esprime in proposito: “L’uso della ‘d’ eufonica, secondo le indicazioni del famoso storico della lingua Bruno Migliorini, dovrebbe essere limitato ai casi di incontro […]View post →

Scrivere bene e il paradosso della scrittura che non scrive

Poeti, fate solo ridere
Di Mary Blindflowers©   Scrivere bene, con proprietà di linguaggio, spalmando opportunamente e in modo grammaticalmente corretto le parole sulla pagina bianca, facendole danzare come ballerine di fila ben ordinate e composte, senza un capello fuori posto o uno strass che non brilli sotto la luce. Lo stile chiaro e cristallino, le frasi brevi, ad […]View post →

Protofemminismo e misoginia italica

    Mary Blindflowers© Protofemminismo e misoginia italica . Mary Astell (1666-1731) era una pensatrice, politica e teologa inglese. Quando si nomina questa donna si pensa subito al protofemminismo di marca progressista. Al centro della sua riflessione l’amara consapevolezza che le donne fossero trattate ingiustamente nella società dominata dagli uomini. La Astell riprese le tesi […]View post →

La scrittura? Una condanna che non si augura a nessuno

Librerie, non vendono libri
Di Mary Blindflowers©   Al di là delle potenti e capillari operazioni di marketing dei secoli XIX°, XX° e successivo, che consentono di confondere letteratura con spazzatura mediatica invasiva di ogni angolo pubblicitario possibile, immaginario e creato ad hoc, la scrittura è una tragedia che non si augura davvero a nessuno, una sorta di condanna […]View post →