Earnest, Ernest, nome, divismo

Earnest, Ernest, nome, divismo
Mary Blindflowers© Earnest, Ernest, nome, divismo . Nel melodramma vittoriano è possibile riscontrare un elevato grado di artificiosità creata ad hoc con il solo scopo di produrre sulla scena tensione emotiva. Gli oggetti di uso quotidiano, in questo senso, svolgevano un ruolo chiave per enfatizzare le emozioni, caratterizzare i personaggi e guidare lo sviluppo della […]View post →

Le incongruenze di Wilde

Le incongruenze di Wilde
  Le incongruenze di Wilde Mary Blindflowers© . Leggendo An ideal husband di Oscar Wilde ho rilevato una certa incoerente inverosimiglianza. In sintesi, Sir Robert Chiltern, politico rispettabile e uomo “esemplare”, nasconde un terribile segreto: la sua fortuna è iniziata con un atto di corruzione, avendo venduto in gioventù informazioni riservate su un progetto governativo. […]View post →

Dickens, osservatore anti-aristocratico

Dickens, osservatore anti-aristocratico
  Dickens, osservatore anti-aristocratico Mary Blindflowers© . In A tale of two Cities, il romanzo più intenso di Dickens, l’autore esprime, sia pur indirettamente, un forte punto di vista anti-aristocratico. Parliamoci chiaro, Dickens non è Manzoni, non fa la morale al lettore, non interviene direttamente nei fatti per istruire, educare, ammonire o rompere le scatole, […]View post →