
Woman of Heart, 51 x 76 cm. mixed media on canvas by Mary Blindflowers©
1. Un deciso no alla piaggeria, al servilismo e allo schieramento interessato.
2. Esaltazione della visionarietà e dell’oltrereale in letteratura con esaltazione del contro-antropocentrismo in opposizione all’assioma dogmatico che tutto sia già stato detto o sia già stato scritto.
3. Superamento dei miti di plastica, le icone intoccabili dell’arte, della letteratura, del cinema, del teatro e della poesia.
4. Indurre il lettore a pensare creando fratture di riflessione, combattendo l’assurdo attraverso l’assurdo con cui si superano maschilismi e femminismi, differenze sociali e di genere.
5. Onestà intellettuale, non si recensiscono positivamente i libri dei raccomandati o degli amici solo perché sono amici. Non verrà fatta nessuna eccezione.
6. Combattere il privilegio in ogni sua forma con i mezzi intellettuali a nostra disposizione, anche attraverso lo studio dei classici riletti senza divismi e pregiudizi, recuperando anche libri dimenticati perché scomodi.
7. Poesia, letteratura e arte destrutturaliste si impegnano attraverso la finzione letteraria a denunciare, segnalare i problemi del proprio tempo, sperimentando sul linguaggio e sullo stile, usando l’onirismo come mezzo per comunicare oltre la comunicazione stessa, in modo che il fruitore possa intuire un mondo tra le righe e non fermarsi a ciò che vede o legge, ma pensare oltre.
8. Il Destrutturalista è nemico dell’incontestabilità, quella posizione dottrinale di stallo in virtù della quale “poeti” e “scrittori” in genere pensano di essere perfetti, dunque incontestabili. Non esiste niente che non possa essere destrutturato e discusso tramite la dialettica contro l’arroganza che uccide lo scavo e la ricerca. Da qui il rifiuto della parola “autorevole” o “certezza”.
9 Il Destrutturalismo non nasce dentro il cerchio della casta borghese come opposizione fittizia ma è extra-borghese e si rivolge a tutti coloro che vogliono combattere contro la dittatura culturale e il monopolio della distribuzione libraria tuttora in atto. Si rivolge a tutti coloro che, indipendentemente dagli schieramenti, vogliono esercitare il pensiero trasversale.
Manifesto Destrutturalista del Classico
Mary Blindflowers, Giuseppe Ioppolo, Gennaro Annoscia, Fremmy, Marco Fiori, Mariano Grossi, Giorgio Infantino, Sebastiana Arca, Emilio Noaro, Michele Lamon, Claudio Piras Moreno
- Un classico resiste al tempo, ma non solo.
- Il concetto di “resistenza temporale” non è legato alla propaganda, ma alla lungimiranza del contenuto. Resistere nel tempo non basta: un vero classico anticipa il futuro.
- Per capire se un libro resiste al tempo occorre leggerlo e interrogarlo punto per punto.
- I libri, anche i classici, non si venerano: si smontano nel loro contenuto per eviscerarne simboli e significati.
- I libri non si giudicano dal nome dell’autore, ma dalla loro capacità di parlarci ancora.
- Un classico non è un monumento: è un organismo vivo, un seme che germoglia nel futuro.
- Ciò che sopravvive per inerzia o per sola propaganda è morto.
- Ciò che continua a generare libertà, consapevolezza e disordine fertile, quello è un classico.
- Rifiutiamo la canonizzazione come forma di censura. Il canone è un organismo mutante: va potato, rigenerato e messo alla prova del presente. Solo chi continua a parlarci con voce nuova merita di attraversare il tempo senza farsi pietra.
- Rifiutiamo il divismo letterario, che trasforma il pensiero in culto e la lettura in obbedienza.
- Ogni libro va riletto fuori dal tempio, alla luce del dubbio. Non esistono testi intoccabili, solo testi che sanno ancora parlarci a distanza di secoli.
- Il Destrutturalismo non distrugge: riapre un dialogo coi libri e invita a una lettura consapevole dei classici, indipendentemente dalla loro fama, recuperando anche opere dimenticate o rese invisibili perché scomode per il potere.
- Il Destrutturalismo restituisce alla parola il suo potere di metamorfosi. Chiede di leggere i morti come se fossero vivi, e i vivi come se avessero già parlato ai secoli futuri.
- Classico è ciò che anticipa il futuro e non smette di generarlo, comprendendolo con lucida lungimiranza.
- Il Destrutturalismo è contro ogni censura e rimozione di contenuti scomodi, opponendosi alla riduzione dei testi secondo la legge del politicamente corretto.
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