Salvatore Dedola

Salvatore Dedola

Salvatore Dedola è glottologo (ramo: Germanistica). Si è formato alla scuola romanza e indo-europeista, cioè alla scuola di Max Leopold Wagner, nonché alla scuola del germanista Paolo Ramat. Per l’archeologia, si è formato alla scuola di Giovanni Lilliu.

Dedola è socio da 50 anni del Club Alpino Italiano, del quale è stato presidente in Sardegna ed a Cagliari. Percorrendo a piedi le montagne dell’isola, le ha illustrate in cinque libri (il più importante è “Sentiero Sardegna – Sentiero Italia – Sentiero Europa” che descrive la traversata pedonale dell’Isola da nord a sud). L’impegno per le etimologie dura da tanto, in virtù dell’uso delle carte topografiche contenenti innumerevoli toponimi arcaici, da lui inizialmente considerati nell’ottica della filologia romanza. Ma i toponimi sardi affondano nell’arcaicità preromana, facendo trapelare lo strato linguistico originario. Fatta questa scoperta, Dedola dall’anno 2000 si è applicato allo studio comparato delle grammatiche e dei dizionari semitici, abbinato all’uso già acquisito delle grammatiche e dei dizionari indo-europei, nonché di quelli romanzi.

La lingua sarda – compresi i toponimi – oppone forte resistenza ad essere esaminata col metodo delle accademie, cioè affidandosi alla pregiudiziale del Wagner e di tanti altri, compreso il Virdis, secondo cui la lingua sarda avrebbe origini latine. Dedola pertanto si è allontanato da quei metodi carenti e insufficienti, ed affronta il patrimonio linguistico della Sardegna, materia per materia, con metodo “olistico”, ossia esaminando le grammatiche e i dizionari relativi ad ogni lingua apparsa nel Mediterraneo sin dall’origine della scrittura. In tal guisa, l’indagine tiene conto delle lingue chiamate impropriamente “romanze”, di quelle chiamate impropriamente “indoeuropee”, delle lingue semitiche, della lingua sumera, della lingua egizia.

Lo stesso metodo, applicato al sardo ed a tutte le lingue mediterraneo-europee, è stato utilmente applicato, infine, alla lingua gotica, con l’effetto lineare di capovolgere la narrazione sin qui fatta dai germanisti circa l’origine di questa lingua, creduta di (relativamente) recente formazione con focus nel Nord-Europa. L’Autore, scientificamente, ne dimostra invece l’origine dal Delta, donde per impulso centrifugo (ver sācrum) si staccò sin dal primo apparire dell’Homo Sapiens, decine o forse centinaia di migliaia di anni fa. Pertanto la lingua gotica s’accampa, ad osservarla con metodo rigoroso, quale lingua fortemente arcaica.

Salvatore Dedola ha inaugurato una Collana Semitica presso l’Editrice “Grafica del Parteolla”, pubblicandovi le seguenti opere: “I Pani della Sardegna”, “La Flora della Sardegna”, “I Cognomi della Sardegna”, “La Toponomastica in Sardegna”, “Monoteismo Precristiano in Sardegna”, “Grammatica della Lingua Sarda Prelatina”; “Enciclopedia della Civiltà Shardana” (cinque tomi); “Nuovo Dizionario Etimologico della Lingua Sarda”; “Dizionario Etimologico del Sassarese”; “Stele di Nora – Colonna di Santu Jacci – Vaso di Strisáili, Vaso di Dueno”; “Pellìtos Sardos, Vēr Sācrum”. Infine Dedola ha pubblicato la riedizione migliorata de “I Cognomi della Sardegna” nonché la “Grammatica Storica ed Etimologica della Lingua Sarda”, “Dizionario Etimologico della Lingua Gotica”, e nel  2024 ha pubblicato “Monoteismo nella Sardegna precristiana”, lo trovate qui.

Dedola sta preparando il “Dizionario Etimologico della Lingua Mediterranea”, nel quale vengono osservate e confrontate le parentele e le affinità di tutte le lingue e dei cosiddetti “dialetti” sino ad oggi parlati nel vasto bacino.