Helen Mortimer, infanzia borghese

Helen Mortimer, infanzia borghese

Helen Mortimer, infanzia borghese

Helen Mortimer, infanzia borghese

The Winter Wish, 2023, credit Antiche Curiosità©

 

Mary Blindflowers©

Helen Mortimer, infanzia borghese

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The Winter Wish, Il desiderio invernale, Helen Mortimer, illustrato da Rachel Dean. Si tratta di un libro per bambini pubblicato da Harper Collins di recente, precisamente nel 2022.
L’intento dell’autrice sembrerebbe essere quello di sensibilizzare le nuove generazioni alla lettura e al problema della chiusura delle librerie. Il testo non ha particolari attrattive stilistiche, la fine è quasi prevedibile, l’andamento uniforme e con zero sorprese. Il protagonista è un bambino, il figlio di due librai di periferia, William, che si rende conto di come la quantità di clienti nella libreria dei genitori sia davvero esiguo, quindi, con  fantasia, escogita un sistema per rendere la libreria più attraente e la via della strada in cui sorge, più luminosa.
Il libro rientra in un preciso programma buonista e politicamente corretto in cui non esiste antagonista e l’eroe si muove in un universo di superficie che lo vede protagonista assoluto della vicenda ma anche personaggio non caratterizzato, non descritto, non personalizzato. Di William sappiamo solo che vive in un appartamento situato sopra la libreria, assieme ai suoi genitori e al cane Rufford.
L’analisi del fenomeno dello spopolamento delle librerie si limita a sottolineare come la gente passi per strada a testa bassa ignorando la cultura:

It was the kind of town where everyone hurried heads down, to get home on cold winter days.

Era il tipo di città in cui tutti correvano a testa bassa per tornare a casa nelle fredde giornate invernali.

La strada è triste, la gente è distratta e infreddolita. Basta un po’ di magia, di luci, di colore e tutti corrono in libreria.
Le storie per bambini dovrebbero presentare in modo solo apparentemente semplice realtà complesse senza semplificarle in modo unidirezionale. Questa storia è proprio figlia del nostro tempo, un tempo in cui bastano luci sfavillanti e effetti speciali di propaganda per attirare l’attenzione della gente altrimenti persa nei propri guai.
La valorizzazione dello spazio destinato alla cultura assume così toni chiassosi, lontani dai contenuti reali dei libri. L’autrice propone una verità parziale e di parte.
L’analisi del fenomeno delle librerie che chiudono viene ridotto al solo fattore estetico. Se la strada risplende di nuova luce, se la vetrina è ben allestita, la gente entra in libreria?
Il problema della chiusura delle librerie è invece legato al fatto che dentro si trovano sempre meno libri interessanti e sempre più libri dai contenuti sciapi, politicamente corretti, buonisti e stucchevoli. E di questo dobbiamo ringraziare la politica e i grossi editori, gli stessi che poi pubblicano libri per bambini in cui:

1 I personaggi non sono sufficientemente profondi e psicologicamente interessanti
2 Le storie hanno un andamento piuttosto piatto con finali prevedibili e scontati
3 Si elimina l’antagonista
4 Si elimina ogni riferimento ad analisi complesse per presentare una realtà edulcorata che rispecchi la falsa e cortese morale borghese.

William è in fondo il buon bambino borghese che si preoccupa del business dei suoi genitori, non ha dubbi, tentennamenti, non ha riflessioni che vadano al di là dei principi di una creatività terra terra posta al sempiterno servizio della borghesia, che poi è la sola classe sociale che riesca a pubblicare libri coi grossi editori.
I disegni invece sono belli. Colori ben dosati, riferimenti visivi che valorizzano una storiellina dal sapore debole come quello di una minestra riscaldata.

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

 

Comment (1)

  1. Giuseppe Ioppolo

    Adoro le minestre
    quelle lesse
    quelle alle finestre
    quelle riscaldate
    quelle evaporate

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