Di Mariano Grossi© Di solito non amo il metro tradizionale o le continue classicheggianti rime baciate, dato che mi piace di più la poetica sperimentale, le arditezze stilistiche, il neologismo sicuramente più affine al mio spirito, tuttavia trovo che il seguente componimento di Mariano Grossi unisca una sottile ironia che affiora in superficie […]View post →
Di Mary Blindflowers© Al malpertugio . C’è un’insolito diabete di “poeta” smerinato, ch’è perso dalla rete al gabinetto rialloccato, liscia le sbarre con l’appretto basso d’areato, scrive e copia controlune, striscia, si strifuglia nella piscia, apprecchia e sfinfecchia tavole a Natale, e con l’amante prepara libri magrigali innocui come fanfare rotte al meno male. […]View post →
Di Mary Blindflowers© Una professoressa molto ben vestita, accademica che insegna etnologia in una università che potrebbe essere tutte le università d’Italia o del mondo, un giorno decide di alzare la cornetta del telefono dello studio dove riceve gli studenti. Chiama, dunque, “pronto”. Deve chiaramente raccomandare un suo allievo ad un altro professore, in […]View post →
Mary Blindflowers© Tafferugli a plagiplagi Il plagio letterario è enormemente sottovalutato, sembra non interessare veramente a nessuno in un mondo di contenuti rimestati e opportunamente riciclati in cui la parafrasi e l’apoteosi del copia e incolla, eludono qualsiasi afflato di creatività originale. Nell’ottica del tutto torna, la cultura è ripetizione di contenuti […]View post →
Mary Blindflowers© . La fama con l’uovo nell’ano La fama con l’uovo nell’ano sussurra piano all’orecchio del nano, canta parecchio su un piano scordato riempito di giochi rubati, niente è lasciato al futuro ossidato, in giro con echi ritmati disagi pestano uve rimesse, ci sono scommesse sul tempo che è […]View post →
Mary Blindflowers© . Metilaranci . Via dunque il chinino dell’appunto, l’espunto, la facezia, i mandaranci, l’inezia dei poeti, micromiceti alteri, gameti storpi, ai ranci! Finti sufeti, pseudocorpi semiveri, e via le carte degli odontoblasti, i tastifasti inesistenti, mai reagenti, perditi, ch’è inutile scrivere poesie senza le pareti degli agganci. Che ti lanci? […]View post →
Di Mary Blindflowers© Che sei tu figlio… L’uccellatore che pianga, sugli zoccoli squillanti, esibiti vaganti rigurgiti di memoria solidale carca e sfanga solo il male oscuro delle folle, annidato nelle molle dell’assenso, c’è come uno scompenso di opinioni, il sole muta in luna facilmente, e docile piega al semidenso la cruna di […]View post →
Mary Blindflowers© I fantasmi riflettono opinioni Calibrati al vivido pedestre, signori, signore, ecco il circo equestre: ballerine in tutù rosa, mortimoni ad olio spesso, nerovestita sposa gravida di loop. Scoop, la casa è piccola, muffosa, giusto due camere e una cortina fumosa che rende bene la cattiva prosa. Verrò più stresso, verro […]View post →
Di Mary Blindflowers© L’orbofalco Smussare gli angoli delle percipienze, nuove lenze aduse a catafalco, tuo l’avorio e il calco freddo su uno ione di metallo, tue le potenze di pesca all’orbofalco, al gallo nel caravanserraglio, misura, stingi, adescapesci nell’eterno stallo, salta con la scopa, poeta del nulla, ragliomarionetta, servi il padrone con […]View post →
Di Mary Blindflowers© Spasmodiche le scrofe all’incipit civile, rifugi al bisestile, strofe, trita memento, ferro usato, limite ben misurato, un giorno in più per vivere e morire, senza mai capire, per passepartout che aprono tutto, scrittori regimeconsenzienti, ma tu li senti? Proni a regine sulla via del lutto. Questo è tutto quel che […]View post →