Mary Blindflowers© Le vibrisse del capitano Le vibrisse del capitano Sono un orso, sul greto di un fiume fuori dal corso della storia d’acume, né memoria mai si serberà di me. Aspetto senza se, sul greto, coi dubbi di Amleto, ecco il cadavere del capitano viene da lontano, ora tra i mozzi del […]View post →
Mary Blindflowers© Fuori asse, fuori classe . Fuori asse Stai fuori asse, senza banconota né cinture, eternamente fuori dalla classe, nella valle dei tirsi e dell’emmelia a comporre la tragedia di lettere oscure, per gli dei dell’oltretomba, stai di sicuro fuori bumba, nell’urna vuota senza zumba, e senza autopilota nei sipari rossi, poi […]View post →
Roberto Marzano© Futuribilità di un miope . Il buio è gratis La luce costa, e tanto, il buio è gratis ci puoi inzuppare gli occhi a perdi voglia mistero garantisce senza esborsi e stimola visioni nella mente… E se mi prende improvvisa la paura m’adatterò al fioco balenare di candele tremolanti alla […]View post →
Mary Blindflowers© La vittoria del vuoto . Nel libro “Soggiorni e villeggiature manzoniane” di Ezio Flori, è narrato uno scherzo poetico molto divertente e che fa riflettere. L’episodio ha per protagonisti un sarto di nome Marizzi, soprannominato Slìpeti e i fratelli Visconti Venosta con il Della Croce. Il luogo nel quale si svolgono […]View post →
Lucio Pistis & Sandro Asebès© Paolo Volponi, asfissia poietica . I viaggi non mi spaventano. Anche se girassi dietro la fortuna. Farei solo dei passi. Col piede accanto a un sasso. Ogni strada ha un sasso e una margherita. Ed io vado sasso per sasso e colgo la margherita. (Paolo Volponi, Poesie Giovanili) […]View post →
Mary Blindflowers© Microspora, incline all’absidale . Incline all’absidale Librati incomprensibili sfigati veri masochisti scalibrati in regola costante al super io sfocato in specchi troppo grandi, basta che ti mandi chi ti mandi e ti apparecchi precchi e chicchigildole avarianti, per trarre giovamento e arpicomandi da pubblicare in libri da sistema, in tutto due, […]View post →
Mary Blindflowers© Apoteosi, il tubo catodico . Suonano le carampe Suonano le carampe, senti? Il nepotista ha stirate le zampe, posato i suoi denti, le mani bianchicce, figli, nipoti, insettopoti, acritici acrioti nelle rampe lividicce, commuovono idioti, girano lane italiche di pianti, nelle savane mai esplorate, tra latitanti leoni mai visti, negli atenei […]View post →
Paolo Durando© C’è la guerra, vado . Se c’è la guerra Se c’è la guerra e io vado, mi imbosco. Cerco frutti di rovo. Mi impallo, mi sgrano. Rincorro le molli moltitudini lungo i paradisi di frasche. Mi ritiro, mi stropiccio, perché mi avvedo del non vedo, del non so nei tramonti […]View post →
Domenico Sciacca© Alberato martirio di sogni *** Pigiamini sgraziati E babbucce di cenere rosa Per i suoi quarant’anni. Sei anni prova a compierli da secoli Sara. Non ha occhi ma emboli di fango La fronte sterrata da lenzuola mitragliate dal silenzio Un carillon di pillole A ritardare il soliloquio delle bambole E fogli […]View post →
Mary Blindflowers© All’ingresso di sbadiglio All’ingresso di sbadiglio All’ingresso di sbadiglio, conta la genealogia nel lascito mortuario da vivo prevede, l’erniario, che se respiri e sei ancora caldo, puoi star saldo nell’oscurità gli smerinati da salotto qua qua, ti guarderanno bieco, sovrapposti a rosari d’abominevole lucore da cieco con vista in attico, il […]View post →