La fenomenologia dello pseudonimo

La fenomenologia dello pseudonimo
  Mary Blindflowers© La fenomenologia dello pseudonimo . Cosa hanno in comune William Shakespeare, Agatha Christie, Italo Svevo, Richard Bachman, Andrea de Chirico, le sorelle Brontë, Doris Lessing, Stendhal, Holiday Hall, Mary Ann Evans, George Orwell, Ayn Rand, Joseph Conrad, Lewis Carroll, Yi-Fen Chou, William Sydney Porter, Mark Twain, Alberto Moravia, A. M. Barnard, Voltaire, […]View post →

Lezioni di Tuzzi talento

Lezioni di Tuzzi talento
Di Lucio Pistis & Sandro Asebès©   L’utilità dell’apparentemente inutile è, per ogni uomo, fondamentale, come insegna Montaigne. Disciplinarsi esercitando una ferrea autocritica, gettando via senza rimpianti le pagine non riuscite – talvolta, proprio quelle stese con la volontà di “scrivere bene” – e lasciando nel cassetto per uno o due mesi il lavoro finito, […]View post →

L’arte destrutturalista, una ferita

L'arte destrutturalista non consola, è una ferita
Di Mary Blindflowers©   Lo scopo del Destrutturalismo è la ricerca di un significato che vada contro il comune buon senso, e giocosamente destrutturi per ricostruire nuovi spazi di libertà e di denuncia che sfondino nell’oltre irripetibile. Si procede con l’inessenzialità del senso per due motivi, primo il senso a cui siamo mentalmente abituati, la […]View post →

Errare humanum est, sed perseverare diabolicum

Politics and nature, mixed media on canvas by Mary Blindflowers©
Di Mary Blindflowers©     La letteratura è una traslazione di vita alterata, modificata e simbolizzata che marchia la pagina bianca, esulando dall’esperienza da cui può essere stata generata, per diventare messaggio che abbia un tono universale. L’autore ha un ruolo che spesso è esagerato nella dinamica del nome. Si compra un libro se chi […]View post →

Baricco scrive? Non lo sapevamo

Baricco scrive? Non lo sapevamo
Di Lucio Pistis & Sandro Asebès©   La mentalità di massa che segna il fallimento della scuola italiana recita che, se pubblichi con un grosso editore, fai letteratura perché l’editore è grosso, un processo automatico che banna la capacità critico-neuronale del lettore, appiattendo tutti i significati della vera scrittura. Poi, se lo scrittore pubblicato da […]View post →

La scrittura? Una condanna che non si augura a nessuno

Librerie, non vendono libri
Di Mary Blindflowers©   Al di là delle potenti e capillari operazioni di marketing dei secoli XIX°, XX° e successivo, che consentono di confondere letteratura con spazzatura mediatica invasiva di ogni angolo pubblicitario possibile, immaginario e creato ad hoc, la scrittura è una tragedia che non si augura davvero a nessuno, una sorta di condanna […]View post →