A malapena capisco, kafkiana Roberto Marzano© . Kafkiana C’è da stare in campana annusare le micce incuneate nei dossi sbalorditi gli anfratti di pietra che frana nelle curve sconnesse avvinghiate di ghiaia. Lo sbadiglio del vento stantuffa cataplasmi, fuliggine e fumo e l’ambascia che strugge, spariglia le vene storge schiene di suppliche vacue […]View post →
Ischia ti dà pace? Lucio Pistis & Sandro Asebès© . Una cosa a nostro parere intollerabile è l’inautenticità nella poesia, il tentativo di accalappiare simpatie popolari descrivendo tragedie non vissute, guerre mai viste se non in tv, situazioni di sopraffazione mai subite. Il poeta finge costantemente, questo si sa, ma lo fa essenzialmente per […]View post →
Gli imbarattolatori di fuffa Mary Blindflowers© . I lettori social vengono costantemente bistrattati. Dopo la frase echiana sugli imbecilli da web, tutti i signori e le signore di buona volontà pappagallesca, ripetono l’assioma che chi legge, specie sui social, non sia in grado di capire la poesia. Ma è veramente così? “Nessuno può […]View post →
Rido per non morire Mary Blindflowers© . Poesie che giocano a rincorrere paroloni ricercati che sembrano messi sulla carta per sceneggiare un ruolo in cui il protagonista non sa né chi sia, né cosa stia di base dicendo, né dove voglia andare a parare. Cento e più mille cicirivendoli con avvitamento carpiato e tuffato […]View post →
Cristo era femmina. Dalla Prefazione di Paolo Durando© . La poesia di Mary Blindflowers, ha una matericità che la restituisce in pieno al significato etimologico del termine, poiein – fare. La lingua che la sostanzia appare quanto mai concreta, viva. I frequenti neologismi (meravigliabolico, barbigiglito…), quasi sempre parole composte (bigliaflipper, anatomoallumio…), appaiono […]View post →
Mary Blindflowers© Brina sui vetri spessi . Brodo di dado Una bandiera di penne, topi e bucce di pera, da consumare piano la sera spacciata per mattino, la brina sui vetri spessi dei parlatoi affumicati vicino al culmine delle fiere azzimati, ha già filato una canzoncina lieta, la meta è infatti raggiungibile, dice, […]View post →
Roberto Marzano© Davvero niente di Mahler . Non c’è niente di Mahler Non c’è niente di Mahler nel juke box catafalco grasse luci sguaiate manco fosse Natale e i refrain capovolti ghirigori banali non san dare calore nell’incerta domenica. Non c’è niente di Mahler desolante illusione non ho niente da dire qui l’aprile è […]View post →
Mary Blindflowers© Le vibrisse del capitano Le vibrisse del capitano Sono un orso, sul greto di un fiume fuori dal corso della storia d’acume, né memoria mai si serberà di me. Aspetto senza se, sul greto, coi dubbi di Amleto, ecco il cadavere del capitano viene da lontano, ora tra i mozzi del […]View post →
Mary Blindflowers© La vittoria del vuoto . Nel libro “Soggiorni e villeggiature manzoniane” di Ezio Flori, è narrato uno scherzo poetico molto divertente e che fa riflettere. L’episodio ha per protagonisti un sarto di nome Marizzi, soprannominato Slìpeti e i fratelli Visconti Venosta con il Della Croce. Il luogo nel quale si svolgono […]View post →
Mary Blindflowers© Penne sempre molto chic Incastri Mondo di incastri, policastri, panini, sputi, saggine ed autoelogiatine fritte miste piccole narcisiste arriviste con pochi e molti chili, aiuti, giri di chiave e di bava, ci si lava all’acqua lustrale del dio-io, clava antipopolo monocolo dello sferruginio titolato, gagnolio d’imbrattafogli in nevrosi voci alla rinfusa, […]View post →