Paolo Durando© Poesie, innervature del retrosguardo . MATTINO Gli anni del boom nella luce bianca prima delle pulizie, le tapparelle trattengono la dismisura, la volgono in strisce. È ottobre dentro al lettino di vimini, le automobili rombano nel presente che impazza, acqua limpida sui pensieri, prima di quel velo sceso sulla coscienza, […]View post →
Divertirsi a giocare alternando il ritmo classico a quello destrutturalista. Del nostro amor la galaverna . E poi arrivò anche sull’albero | del nostro amor la galaverna, calare fece nel mio cuore | la truce angoscia quasi eterna. Rimasero nell’aria fredda | solo le foglie col carminio, ma dentro due anime fredde […]View post →
Mary Blindflowers© La fine della scrittura La fine della scrittura ad ogni nuovo inizio ricordata come satanica fata alle greppie di Marte, è donata, gratis, a signori neri di seppie stantie, molluschi, scansie, presunte e mai provate editorie, ma non si rendiconta sulle paratie dei muschi, delle carte, sa l’onta del venduto misterioso […]View post →
Mary Blindflowers© L’inverno . L’inverno duro, puro, spurio come un’oca tinta, un saltimbanco vivido mercurio sassoromba pinta, rinnova nel tugurio dei suoi rami secchi e fioca gli stecchifronda stile catacomba, tomba tellurio, come il mistero del magurio, inafferrabile matassa è inverno catafreno pro-crassa editoria no xeno, dove ogni foglia cade e si dà via, […]View post →
Di Mary Blindflowers© Il Paradiso Festini in pietra che una giara impetra, lucide abasie di reminiscenze vecchie, secchie lasciate all’abbandono del caso, e il naso che sa di carioplasmi al loto, il paradiso è vuoto, non c’è nessuno qua, nessuno che possa uccidere il già morto spento, i lucidi orgasmi di vento, non c’è […]View post →