Mary Blindflowers© La poesia educa? Supercastronerie . Quando la cronaca nera si tinge di sangue, arriva l’esangue schiera dei morti viventi propinatori di castroneggianti e peteggianti soluzioni ornamentali, chi ricorre ai sali perché si sente svenire di fronte alla violenza dei nostri tempi, specie sulle donne, pretende dai parenti delle vittime scene strappalacrime in stile […]View post →
Di Mary Blindflowers© Scriveva F. Nietzsche (Aurora, Adelphi, Milano, 1966, libro III, pp. 152-153): “Povero, lieto e indipendente! Queste cose insieme sono possibili; povero, lieto e schiavo, anche queste sono possibili, e, della schiavitù in fabbrica, non saprei dire nulla di meglio agli operai, posto che essi non sentano in generale come ignominia il […]View post →
Di Mary Blindflowers© L’acqua prende la forma del recipiente che la contiene, se la si travasa da un recipiente all’altro, cambia spettacolarmente e completamente forma senza pensarci un minuto. La forma dell’acqua è la metafora triste di ogni flessibilità servile, il trasformismo della personalità, adeguata miseramente al recipiente dentro cui sosta occasionalmente. Se il […]View post →
Di Maria Concetta Giorgi© Recensire un libro, vuol dire esaminarlo, è un atto quindi della mente, che pesa, confronta, considera. Recensire un libro vuol dire leggerlo. Non si possono recensire libri, se chi si impegna in questa avventura non li ha letti. Niente può svilire un libro, lo si svilisce se non […]View post →
Di Mary Blindflowers© “Di parole si può anche morire: sono creature viventi che partoriamo in gola, pronte a venire al mondo ma lente a scomparire, forse l’unica cosa che non conosce porte”. Lettere, vocali e consonanti che feriscono, hanno una speciale, misteriosa potenza. Lo sapevano bene le filosofie antiche. Suono è forza cosmica, origine […]View post →