Clan d’ovetti in cavolfiore

Clan d'ovetti in cavolfiore

Clan d’ovetti in cavolfiore

Clan d'ovetti in cavolfiore

Catene in salsa rosa, scarabocchio da quaderno degli appunti, by Mary Blindflowers©

 

Clan d’ovetti in cavolfiore

Mary Blindflowers©

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Un clan d’ovetti

Figlio della marmellata,
ma di chi?
Ahì sì, quel pipì, nipote ma non mì,
quiquì lo conosci, parente di sìsì,
discendente di letto in caramellata
doppia del perquì, l’insetto spoppia,
l’amante del mais oui,
prende solo lui, gli altri sono in difetto,
tu col ciuffetto del nonno poi,
l’uovo del tonno plebeo servaziende,
quello sì, è nato in scatola di latta,
senza un neo, non ha mende,
per quest’idea astratta
di genetica protratta.
La chiamano cultura
ma è una confettura di parenti,
stretti, luridi, siluridi,
e indecenti,
un clan d’ovetti.
Stanno bene ovunque li si getti.

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Un cavolfiore

Il figlio di Baron Sbrizzietti
sforna di continuo romanzetti
colitici
che sbriciola invenduto tra le panche
dei catalitici mercati,
alto inquinamento delle vesce in branche
su pranzetti mefitici, insalati
di pescelibro in avaria,
e il bigliettino per ingressi pre-pagati,
nipote, figlio, parente di padre e di zia,
si dice, vada via lei!
Chi sei?
Chi è?
Chi sono?
Non suono, io.
Il tasto del rovescio,
per l’agenzia disoccupati
in stile dio minore,
un cavolfiore.

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Qua e altrove

Bellimparentati,
in visibili camicie scure
intonacati di striature,
con aloni circostanziati di poesia,
comica sotto le ascelle e le cianche,
arselle petangolari
in cubicolari pseudo-solitudini
borghesi,
così infelici tra i mari del sud,
mood, stati d’animo, paesi,
sviolinate e contropesi,
calibrati nello scoppio partitico,
due piedi tre scarpe lucide,
analitico,
oggi son ruvide carpe,
domani suole di carpe,
purché la pesca sia buona
si soleggia, si tuona,
di sopra, di sotto,
dal sessantotto alla decima,
se nevica piove,
si sta qua e altrove.

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

 

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