Musil, Pagine postume pubblicate in vita

Comment (1)

  1. Mariano Grossi

    Beh, come non condividere? Si pensi a Stendhal, che i suoi contemporanei bollavano come pessimo scrittore di cose infime; nel 1830 egli scriveva a Balzac: “Penso che non sarò letto prima del 1880”; due anni dopo “Confesso che il coraggio di scrivere mi mancherebbe se non pensassi che un giorno questi fogli saranno stampati e che saranno letti da qualche persona che amo come Madame Roland o il matematico Gros. Ma gli occhi che leggeranno queste cose si aprono appena alla luce. Calcolo che i miei lettori futuri abbiano oggi dieci o dodici anni.” E incredibilmente diceva al suo editore: “I ricordi d’egotismo debbono pubblicarsi dieci anni dopo la mia morte , con i nomi cambiati; si potrebbero rimettere quelli veri se per caso queste chiacchiere fossero ristampate cinquant’anni dopo la mia morte.”

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