Mary Blindflowers© Aspettarsi d’esser poeti . Un minuto e zero cinque Le poesie sulle mamme ucraine son ragli opportunisti di galline, le poesie lamento sui bimbi morti tentativi popolamento orticorti, i seccaborse veri parlano di oggi, di ieri e di ciò che sanno, non costruiscono l’inganno dei sensi emotivi, portaobiettivi di palude, ma fingendo […]View post →
Mary Blindflowers© Vita brevis, ars longa . “La gente”, vera metafora di estraneità, non ama le verità spiattellate in faccia, preferisce le circonduzioni giranti e circumnaviganti attorno alle giravolte, le controsporte morte che non rompono le uova pietrificate nel culo delle galline dai concetti edulcorati, pii da pseudo-bontà universale con patina conformista. Preferisce, questa […]View post →
Di Mary Blindflowers© Come nascono le storie? Ci sono diversi modi di rispondere a questa domanda, ma credo non esista una sola esaustiva risposta bensì più risposte a seconda dei punti di vista o svista, i casi son tanti… Per alcuni basta mettere su un CD che riproduce i rumori dell’universo; per altri […]View post →
Di Mary Blindflowers© Un resumé condensato di perle di vita dentro post spesso riferiti simbolicamente a determinati soggetti oggettivizzati nella dinamica volontaria del postante, attraverso lo sfruttamento di immagini tipo presenti in rete, che si copiano, si incollano nella propria bacheca e alludono alla persona da rendere oggetto di scherno, richiamando l’attenzione di un […]View post →
Di Mary Blindflowers© Colpevole, vittima, zero partenze. . La pagina bianca divora la pelle, stritola le obsolescenze dell’osso, la pagina preme, contiene, sostiene all’ignoto, getta la forza su un dosso remoto, mantiene, dona catene di lucido acciaio cromato, ti segue, ti lagna, ti scagna, sii preda irrisolta, mai assolta al palato, colpevole vittima a […]View post →