Di Lucio Pistis & Sandro Asebès© Dato che il tempo cambia e sta quasi per piovere decidiamo di rientrare, berci un tè mezzo caldo mezzo freddo e dedicarci alla lettura di qualche poesia. Eccone una: Io dirvi non so come che fui malato e matto, Annibale di nome, cannibale di fatto, ma che ci […]View post →
Di Mary Blindflowers© Il vuoto come misura dell’uomo totale in simbiosi con la conoscenza dell’io, svincolato, sganciato da preoccupazioni di ordine mondano, un vuoto vuoto proprio ed essenziale perché pieno e paradossalmente anti-vuoto. La dimensione del vuoto della stanza del tè è un paradosso pregnante, un vaso comunicante l’essenza e il significato. «Il cuore […]View post →