Lucio Pistis & Sandro Asebès© Roth, fine giustifica mezzi . Jacques Berlinerblau, pubblica il libro “The Philip Roth We Don’t Know: Sex, Race and Autobiography”, University of Virginia Press, in cui ci dice che, esaminando la corrispondenza privata di Roth, è emersa un’immagine tutt’altro che edificante dello scrittore che ha raggiunto e mantenuto il […]View post →
Di Mary Blindflowers© Se l’ossessione di essere ebreo avesse un nome e un cognome si chiamerebbe Philip Roth. Mi sono approcciata fiduciosa a Lo scrittore fantasma, descritto da taluni come un grande romanzo. Indubbiamente ben scritto, è tuttavia piuttosto noioso, a tratti ridondante con più d’una indulgenza ad un intellettualismo che gira su se stesso […]View post →
Sonia Argiolas© La marcia di Radetzsky . La marcia di Radetzsky di Joseph Roth. Bellissimo romanzo all’aroma di decadenza e accompagnato, con cadenze regolari, dalla marcia che dona il titolo all’opera. Una descrizione dettagliata e malinconica della fine dell’Impero asburgico. Roth insegna come si possa parlare di storia, senza ricorrere ad una didascalica […]View post →