Khan Klynski© Poesie. “oltre” non ti dico la notte, le ombre sotto il mento, l’inverno dentro i polsi non ti dico, non ti dico le nuvole fragili né l’intervallo tra vento e fiato, l’euforia o la smorfia che respiro, nemmeno sotto torchio, oltre gli spilli che mietono il nervo eppure parlo per […]View post →
Di Fremmy© Uno stridulo traboccar di note, i ricordi in onirica deformazione, l’alienante senso dell’essere trasfigurato e l’amore che incede tra rovine di passati insepolti e tappeti intratempo. Una poesia di sensazioni, tono e ragione, che dà senso all’irrazionale in un tripudio di surreali ritmi lancinanti verso un universo di aliena interiorità nello svelamento […]View post →
Di Fremmy© La scatola cranica metteva su programmi ben pensanti di forte ascolto facoltoso per famiglie di plastica abbagliate dalle luci di una vita sorridente. L’alba invece, ha dovuto sempre fare i conti con me, figlio di un futuro mai prossimo e nipote alterno di una virulenza sensazione di togliersi il respiro per sfuggire […]View post →
Di Fremmy© La mia bocca interrompeva il respiro, palpito a diametro inverso al fuoco pagava la crisalide all’ansia novizia, violenti rintocchi di rugiada al polline hanno perforato il mio scaltro viso ed ho peccato d’inerzia nell’esitare, sconcio sorriso annacquato senza bolle ha sottratto i cubetti al […]View post →
Fremmy© Presentazioni ipocondriache dipinte, largo mare di garofani frementi al tramonto, mentre ci stupivamo a guardare il suolo terso di lacrime periodiche al dissapore di telefoni a gettoni. Pagliaccio di bosco; regalo fragili respiri al tempo, versato di fauci onnivere all’universo. Dettato legge alla tristezza, assaporiamo il torbido del fragore di un silenzio tremulante […]View post →