Di Mary Blindflowers© . Il Paradiso . Festini in pietra che una giara impetra, lucide abasie di reminiscenze vecchie, secchie lasciate all’abbandono del caso, e il naso che sa di carioplasmi al loto, il paradiso è vuoto, non c’è nessuno qua, nessuno che possa uccidere il già morto spento, i lucidi orgasmi di […]View post →
Di Mary Blindflowers© Giochi trappola alluminio, versicoli intriganti al tirocinio, o serici briganti in ottocento pieno, versipance disgregate in riusate tele, pop arcipelaghi di bile in bile sopra pile e plance di cemento armato, del più fiero, del più amato cavalierato al nulla, ecco gli artisti che si mangiano la pelle come petulle […]View post →
Di Mary Blindflowers© C’è più poesia nel grange exangue di una macelleria, che nel salotti della gente bene, schieneiene ad arco, soppalco e catafalco di dissoluzione, false lune piene di cartone, pesopolli confusione, zuppe ristrette, postsbornia e mito della California, . .. .c’è più poesia nel sangue sacrificato di una bestia che nell’animale sguaiato […]View post →