Di Mary Blindflowers© Il parto elefantiaco del topo rompe il guscio inane del non senso, cava proteiche forme dalla terra nuda, imita la superficie cruda dell’invidia. Vantarsi è indifferente per le categorie mnemoniche del niente sulla terra sola. Serra di maschere, composizione sfatta che va alla guerra senza gambe. Lo sciocco copre lande d’inutili […]View post →
Di Mary Blindflowers© Risolviti in soluzione acquosa nuotando prima di venire al mondo, nato comodo, mai appuntito, bello tondo, con pareti senza sfondo, solo provvisorio, svolto in abissi di metempsicosi lenta da cui ti guardi mondo e piedi, sei stato mai, per caso nelle tue matrici? No, siedi sul contenuto eterno provvisorio, non capisco […]View post →
Di Marco Fiori© Sembra che il “libro d’artista” stia vivendo una felice stagione grazie, in modo particolare, al contributo di parecchi incisori che insieme a poeti, tipografi e appassionati bibliofili stanno riscoprendo e sempre più valorizzando questa forma d’arte. Fra gli incisori vi è sicuramente da segnalare Raffaello Margheri, calcografo e xilografo, del quale ripropongo una […]View post →
Di Mary Blindflowers© La vagina è la porta che conduce all’utero. Nella fantasia misogina dei padri della Chiesa esso è sinonimo di un mondo claustrofobico, da incubo che rimanda secondo la teoria di Grof, alla seconda matrice perinatale: “Precipitazione nel cosmo e impossibilità di uscita”[1]. Attiene alle esperienze che hanno inizio con le […]View post →