Giuseppe Ligresti© Un cannone in cortile . C’è un cannone in un cortile a Bakel, che non esploderà mai; qualche casetta azzurra e qualche fiore selvatico per la via che porta all’orifiamma, qualche lacrima scivolata sul fiume. Nel giorno di Ognissanti qualcosa di rosseggiante viene giù dalle finestre già scoppiate, ogni tanto […]View post →
Di Fremmy© La rondine ieri ha punito il giorno questo silenzio respira da solo mentre il mosaico dipinge colori e trasparenze di un eco nel ghiaccio. Le ipotenuse giocano asimmetriche con la frase di un epilogo alterno il suo rumore ha scosso il percorso bianco è il fuoco del vuoto un faro ha […]View post →
Di Mary Blindflowers© Viviamo in quella che i filosofi naturalisti greci definivano ironicamente la “civiltà dei nomi”, un mondo in cui le parole sono al servizio di azioni ed interessi. Hegel lo chiamava Einzelnheit, una sorta di individualità psicopatologica che porta alla Isolierung, isolamento. Metodo sicuro per segnare il distacco definitivo dell’uomo dalla natura. Il vizio di […]View post →
E si muovono a tavola di sera teste di pera borghese, tutte perfette, in linea, arrese, tranquilla sicumera d’ingozzato, livido intestinale del creato, madresnob con boa di schiuma vera; è nato è nato ma per noi! Sincera! Davvero? Così pare perché possano comprare panettonigiochiprisma dentro aritmie da cataclisma; la zia ha dell’alcolico isterismo […]View post →