Mary Blindflowers© La fine della scrittura La fine della scrittura ad ogni nuovo inizio ricordata come satanica fata alle greppie di Marte, è donata, gratis, a signori neri di seppie stantie, molluschi, scansie, presunte e mai provate editorie, ma non si rendiconta sulle paratie dei muschi, delle carte, sa l’onta del venduto misterioso […]View post →
Di Mary Blindflowers© Perbene Perbene sente solo rumori necessari, finge cuori di regine morte su sporte di biscotti dai facili consumi, cappotto con alari cercasi, bitumi, al top caviale, calamari, maschere d’albumi. E non fa niente se non esattamente percipiente. Le regine corte giacciono al freddo su spoglie di giornate morte. […]View post →
Di Fremmy© Uno stridulo traboccar di note, i ricordi in onirica deformazione, l’alienante senso dell’essere trasfigurato e l’amore che incede tra rovine di passati insepolti e tappeti intratempo. Una poesia di sensazioni, tono e ragione, che dà senso all’irrazionale in un tripudio di surreali ritmi lancinanti verso un universo di aliena interiorità nello svelamento […]View post →
Di Mary Blindflowers© Il silenzio rumoroso delle enciclopedie, i peristili ceduti sotto il peso delle ipomanie e altre necessità, la gamba è tesa al vuoto che sa e si muove immoto, percosso come aria battuta, per un’intera vita, ma la ninfea col loto è ormai sfiorita, il tempo è breve, non posso, quest’anno nemmeno […]View post →
Di Mary Blindflowers© Incroci di destini esacerbati dentro ossidati lumi di rivincita vitale, e siamo strale, amore e sale dentro nidi di cervello in ombra per la troppa luce dei lucchetti. Non è nostro questo tempo mostro contrartista di pacchetti pseudoletterari. Versi amari. Odio il freddo ed i cappotti con gli alari. (2014) https://antichecuriosita.co.uk/destrutturalismo-e-contro-comune-buon-senso-psico-pillole/View post →
Di Mary Blindflowers© Vecchie lettere di polvere, clematidi sospese con coccinelle rosso rubino sotto vetri incorniciati, formiche spremute nel vino, orchidee imbalsamate per nuovi saponi orientali, morti in bacheca di sali, methylparaben delle dive lasciate, scarafaggi vivisezionati senza sipario carminio, sul freddo anatomoalluminio. Tutto schermo a sinergia di succhi animali e chimica farmaceutica. L’illanguidire del […]View post →
Di Mary Blindflowers© Brodo falsippocratico, tasto esantematico a freddo sulla pelle calda, stetoscopio che esplora come insetto primordiale e girano i tuoi occhi cibernetici nell’orbita elicoidale del guadagno. A naso hai qualcosa che ricorda un minerale o una rosa da vaso, artificiale. (2016) https://antichecuriosita.co.uk/destrutturalismo-e-contro-comune-buon-senso-psico-pillole/ View post →
di Fremmy© Apostrofi antropomorfi albeggiano nell’atrio del rettangolo lunare di stress, udire vocaboli e pagine retrattili al vetro. Olfatto strano ritarda il faro nella nebbia, mentre la giostra sorride al freddo tiro del cervo immortalato nel teschio di legno; barlume di algoritmi ed ippocampi tristi alquanto. Scorrere […]View post →
Di Maria Concetta Giorgi© La parola che muore . Scrivere è cosa seria, scrivere è divertente, scrivere è irriverente. Scrivere è trovare le parole, quelle della “lingua che non può morire”… Uno dei poeti di Santarcangelo di Romagna, Nino Pedretti, mi riferisco al “Circolo del giudizio”, ai poeti dialettali santarcangiolesi, scriverà una delle […]View post →