“Flussi”, percorsi, l’uomo kafkiano (Dalla prefazione) Mary Blindflowers© . Flussi di Paolo Durando traduce in versi liberi il percorso dell’uomo kafkiano, diviso, separato dallo sfondo di superficie e talvolta estraneo perfino a se stesso. Si tratta di un vero e proprio viaggio iniziatico verso la consapevolezza non priva di spunti critici verso una realtà […]View post →
Mary Blindflowers© La letteratura come cura? . Non credo nel valore terapeutico della scrittura e nemmeno della pittura. Significa dare all’arte una responsabilità che non ha. Inoltre sono fermamente convinta che la fase emozionale non giovi affatto allo scrivere, la vera scrittura avviene in fase post-emozionale. La vera critica letteraria o artistica, a […]View post →
Mary Blindflowers© Pianta, orticoltura, scrittori, scrittura . Parlare della propria arte è come recensirsi da soli, ovvio che il punto di vista risulterà falsato. Cocteau sosteneva che un artista non può parlare della sua arte più di quanto una pianta possa discutere di orticoltura. Chi parla solo di se stesso pensando di essere un […]View post →
Mary Blindflowers© Opinionismo, mito, storia, bibliografie . Secondo recenti ricerche scientifiche, nonostante il progresso tecnologico, anziché diventare più intelligenti, stiamo diventando sempre più idioti, si legge sempre meno, si ripetono le cose dette da fonti di terza e quarta e centesima mano, non si scava più, non si indaga, ci si accontenta di facili […]View post →
La superfetazione del nome Mary Blindflowers© . La letteratura, l’autore, l’editore. Il marketing di oggi punta sempre meno sull’opera e sempre di più sulla centralità dell’individuo. La pubblicità cieca e bieca esige senza mezzi termini e senza profondità storica, la superfetazione del nome dell’autore, l’apologia del privato, dell’anedottico, del curioso spesso inventato di sana […]View post →
Di Mary Blindflowers© Cittadelle d’ego . Cittadelle d’ego a tramontana, prolasso di una frana, e una stradina ghiaia che conduce dove non c’è mai la luce e scuce pose d’anatroccoli spennati sotto vetro all’antiquario, ceste di versi vermi denudati e gobbi, stoppe di crasi, molli fasi, inermi frasi di vecchiaia con addobbi […]View post →
Mary Blindflowers© Lei non sa chi sono io! . Lei non sa chi sono io! … Servo da catena, pienapena sintassi schienaiena. … Si informi! … Uniformi concorde al monocorde. … Sono un intellettuale puro! … Losco figuro, muro, canguro, bieco sopra il vetro micrometro della stasi. … Un uomo solido, pulito tra […]View post →
Di Fremmy© Il ghiaccio riapre la porta all’eclissi dei sensi che appannano il tuo ego, saltellare nel prato dove la rete è rimasta impigliata nel vuoto essere opaco. Il treno concepisce un cerchio ellittico dove lo yo-yo tira il seme alla noce, il guscio marmoreo è subito diventato reale agonia nel modo di argomentare […]View post →
Di Mary Blindflowers© Corazza macchina megacilindrata, bella, lucente ultraccessoriata, tra sinistri cachinni in diluviante paralogico da far morir le piattole alla barba sciapa dei profeti, poeti, etica d’oro rapa assente di significati transumanati tutti verso l’ego. Ma implode presto la ruota del pavone in contorsione oscena. Dimenticati anacoreti ridono su feti di fiumi freddi […]View post →
E il cigno è ubriaco, stordito alienato, cacciato nel sego di bere fumoso Tamigi in post-consonantiche tazze del nord. Il cigno canta, che sotto le piume le carni sue nere contorcono assiomi di misteriose atmosfere. Un ratto erbivendolo attraversa veloce la strada, e il cigno calca la via sperando che almeno l’orciolo del cielo, […]View post →