Intervista di Mary Blindflowers a Giorgio Moio, direttore editoriale di Frequenze Poetiche. Come è nata e perché l’idea di una rivista di poesia e letteratura? Le riviste letterarie hanno sempre fatto parte del mio percorso letterario, al punto da esordire proprio sulle pagine di alcune di esse: «Offerta Speciale», diretta da Carla Bertola e […]View post →
Di Mary Blindflowers© Chiunque abbia studiato Aristotele sa bene che il filosofo greco sosteneva l’esistenza di un rapporto privilegiato tra dialettica e polemica. Il termine polemica sui social tuttavia è sempre vissuto negativamente, come attività di disturbo della pubblica quiete, di quelle certezze immaginifiche ed immaginarie che tediano da decenni e anche più la […]View post →
Di Mary Blindflowers© La rigidità dottrinale, il punto fisso, il chiodo inossidabile appuntato sul cranio del monotematico monolite a due zampe, e poi la relativa etichettatura, un nome, una garanzia, un marchio a denominazione di origine controllata che identifica immediatamente, in modo che si sappia subito con chi si abbia a che fare e […]View post →
Di Mary Blindflowers© L’unica cosa certa è che non vi è niente di certo e anche questo non è certo perché siamo nel caos, aggiungerei fermo restando la differenza imprescindibile tra microcertezze personali e macrocertezze universali. Cosa significa questo? L’affermazione sulla derealizzazione della certezza, l’insinuazione del dubbio universale, resta valida per i macrosistemi, ossia […]View post →
Di Mary Blindflowers© L’improvvisato dilettante è un aiutante maschera che indossata la corazza del tuttologo, discetta. Con sapienza si intende un poco di tutto, non avendo mai studiato arte e non avendo mai dipinto, decide dopo pochi istanti se quello che fai sia arte o disegnini; non avendo mai ottenuto una laurea o perlomeno […]View post →
By Mary Blindflowers© Scriveva Giuseppe Rensi nel 1933 ne Le ragioni dell’irrazionalismo pubblicato da Alfredo Guida: «Il 27 agosto 1801 Hegel teneva a Iena una dissertazione in cui dimostrava che non vi potevano essere pianeti tra Marte e Giove. Ciò significava: il concetto, l’idea, la ragione impersonale, l’insieme di principi logici originari, il cui sviluppo forma il mondo, contraddirebbe sé […]View post →
Di Mary Blindflowers© Scrive Philippe Petit nel suo Trattato di funambolismo: “Il vuoto atterrisce. Prigionieri di un brandello di spazio, combatterete allo stremo delle forze misteriosi elementi: l’assenza di materia, l’odore dell’equilibrio, la vertigine dai lati molteplici e il cupo desiderio di ritornare a terra… Il Filo che appartiene ai Maestri del mondo, sul […]View post →