Brevi riferimenti allo studio delle civiltà umane

Brevi riferimenti allo studio delle civiltà umane
Di Pierfranco Bruni©   Vivere un territorio è abitare un modello di civiltà. La tradizione è nel concetto di fedeltà. Non abitare la tradizione è vivere il tradimento di una cultura intesa come eredità.  L’antropologo ha anche il compito di rendere la filosofia di una cultura civiltà  nel presente, percependo il valore di futuro come tempo immateriale che vive nel materiale.  La […]View post →

Lode, lode, lode, all’imbecille

Lode, lode, lode all'imbecille
    Lode, lode, lode, all’imbecille Mary Blindflowers© . La mistica dei social talvolta saltella dal faceto all’automasochismo ossessivo, martellante con tracce lievi di stasi alternate a riprese in cui si insiste ancora pur sapendo di non essere preparati a sufficienza, pur avendo la consapevolezza della propria totale inadempienza mascherata da protagonismo. Intervenire sotto un […]View post →

Il disagio, la veste, il re, il pregiudizio stereotipato

Matilde contro Oscar Wilde
Di Mary Blindflowers©   Postata in un gruppo italiano la foto di un signore dall’abbigliamento piuttosto femminile, si accalcano i commenti dei visitatori. Tra tutti spicca quello di una presunta psicologa che, con saccenteria sostiene che la veste tradisce un disagio, e lo sostiene in modo furbo: “L’importante è che la persona comprenda il significato […]View post →

La miniera del mondo, arte asistematica

La miniera del mondo, arte asistematica
Di Mary Blindflowers©   “La miniera del mondo, artieri, inventori, impostori”, di Piero Camporesi, racchiude notazioni curiose e suggerisce l’idea del mondo come, appunto “miniera”, laboratorio eterno e inesauribile di arte e mestieri, contraffattori, imbonitori, contadini, barbieri, chirurghi, saltimbanchi, guaritori, falsari, alchimisti, architetti e geniali paracelsiani. Un libro che illumina gli antri bui e desolati […]View post →

La gabbia corpo-prigione e l’evoluzione della specie

La gabbia corpo-prigione e l'evoluzione della specie
Di Mary Blindflowers©   Il corpo diviso dall’anima, come se potesse avere un’esistenza separata, gabbia, prigione, sostanziale corruzione delle menti, demonio, tentatore, ricettacolo di mostri, di quel nero che è lato oscuro, dove avvengono pestifere trasformazioni chimico-fisiche, un dinamismo sporco rispetto all’ottica del punto fisso che la religione offre, relegando la presunta impurità del corpo […]View post →

Il contro-antropocentrismo destrutturalista

Riprende fiato, scirocco asmatico
Di Mary Blindflowers©   Il contro-antropocentrismo destrutturalista Protagora diceva che l’uomo è la misura di tutte le cose, e quest’uomo situato al centro dell’universo sarebbe protagonista indiscusso degli eventi e di tutti gli accadimenti. Ma siamo sicuri che sia poi vero? C’è in tutto questo antropocentrismo una sostanziale incapacità di decentramento, una riflessione mutila, parziale, […]View post →