Mary Blindflowers© . Utili spunti di pedagogia editoriale. . Lascia il povero all’ignoto . A semivuoto, lascia il povero all’ignoto, giusto G, chicchiricchì, quoto squoto, moto, fotoclick al molto noto, struzzo, buzzo, luna nuova, tivù, tu sai a chi giova? AG, F, S freccia chic, tre accademici per prova figli della supernova sì, oui, […]View post →
Di Mary Blindflowers© Antonio Billeci nel 1978 pubblica Entropia e cancro sociale, un modello di sistema macrosociologico, Il Triangolo, Palermo. Il libro è stato stampato soltanto in duecento copie fuori commercio. Si tratta di una piccola brossura cucita a filo di refe, che apre i giochi con una frase di G. Amato Poiero: “il […]View post →
Di Mary Blindflowers© Il confine tra prosa e poesia oggi è diventato labile, incerto, aleatorio, soggetto a discussioni che girano attorno alla filosofia, allo stile, alle regole e al significato. Alcuni sperimentatori propugnano una rivoluzione radicale del linguaggio e della poesia soltanto attraverso la manipolazione estetico-visiva della forma, quindi mettono le lettere minuscole dopo […]View post →
Di Mary Blindflowers© William Blake in una lettera al Dr. Trusler del 23 agosto 1799, scriveva con consapevole autocompiacimento per il suo stesso genio: Lei dice che mi occorre qualcuno che spieghi le mie Idee. Ma dovrebbe sapere che ciò che è Grandioso è necessariamente oscuro ai Deboli. Ciò che si può rendere esplicito […]View post →
Di Lucio Pistis© Perché le librerie chiudono? La visione unilaterale e interessata della realtà finisce con l’essere meno reale del virtuale quando si omette, si tralascia di dire, perché tale dire potrebbe risultare pesante a stomaci delicati, abituali all’edulcorazione e alla lisciata di mito vecchio. Le librerie chiudono. Perché? Le analisi si sprecano, c’è […]View post →
Di Mary Blindflowers© Diceva Leonard Cohen: “C’è un difetto in ogni cosa, è da lì che entra la luce”. La luce dell’etica del difetto ha un fascino indefettibile che non dovrebbe essere mai compromesso dall’illusione notevolmente in uso e abuso un po’ in ogni campo. Questa è una società di gomma dove il difetto […]View post →
Di Mary Blindflowers© Una professoressa molto ben vestita, accademica che insegna etnologia in una università che potrebbe essere tutte le università d’Italia o del mondo, un giorno decide di alzare la cornetta del telefono dello studio dove riceve gli studenti. Chiama, dunque, “pronto”. Deve chiaramente raccomandare un suo allievo ad un altro professore, in […]View post →
Mary Blindflowers© Circoli, microcircoli, idiozia digitale Data una conversazione digitale X su un tema qualsiasi, dati interlocutori A B C che si conoscono tra loro o comunque hanno una relazione di simpatia reciproca, dato un interlocutore D che invece non conosce direttamente A B C, si crea una dinamica di forze […]View post →
Di Mary Blindflowers© Il comune buon senso ha impellente e costante necessità dell’ufficializzazione del senso, del filtro accreditato attraverso il quale è possibile ostentare un parere, al 90 per cento, finto. C’è un sostanziale e vuoto dilettantismo di massa che impedisce la fruizione della vera arte. L’arte diventa un oggetto soggetto al crisma incontestabile […]View post →
Di Mary Blindflowers© La memoria siamo noi, il nostro vissuto individuale che si intreccia con quello collettivo. La memoria va salvata, protetta, cullata come un bambino, nutrita, perché un individuo senza memoria non può vivere il presente, e se lo vive, lo fa ignorando meccanismi fondamentali che lo hanno portato al punto in cui […]View post →