L’uomo social dal fiore in bocca e la morte addosso

Purgatorio sarebbe un poeta?
Di Mary Blindflowers©       Il buono e il cattivo, il lato oscuro della luna, quello che non si vede, e poi il viso luminoso e selenico pronto per la scena, ritoccato da appositi programmi, derealizzato e depersonalizzato, pronto ad indossare un costume, una maschera, una personalità nuova che costituisca come l’essenza fittizia di […]View post →

Il vuoto pieno della stanza del tè

Il vuoto pieno nella stanza del the
Di Mary Blindflowers©   Il vuoto come misura dell’uomo totale in simbiosi con la conoscenza dell’io, svincolato, sganciato da preoccupazioni di ordine mondano, un vuoto vuoto proprio ed essenziale perché pieno e paradossalmente anti-vuoto. La dimensione del vuoto della stanza del tè è un paradosso pregnante, un vaso comunicante l’essenza e il significato. «Il cuore […]View post →

Paul Gilbert, Corso di Metafisica

Paul Gilbert, Corso di Metafisica
Di Mary Blindflowers©   Paul P. Gilbert, Corso di Metafisica, Piemme edizioni, 1997, sottotitolo La pazienza d’essere. E di pazienza ce ne vuole tanta per riuscire a finire un testo di 343 pagine, tra interpretazioni chiaramente faziose della filosofia antica e heideggheriana, che hanno l’unico scopo di ristabilire un principio base: la scienza si è […]View post →

I Rondoni, il gelato, la poesia che non c’è

I Rondoni, il gelato, la poesia ch enon c'à.
Di Lucio Pistis & Sandro Asebès©   Oggi piove e non agli irti colli ma sulle dolci colline della nostra vecchiaia. Non potendo uscire abbiamo deciso di capire come è possibile pubblicare senza scrivere nulla. Davide Rondoni è l’esempio più significativo di come in Italia si possa riuscire a pubblicare poesie pur non scrivendo poesie, […]View post →

Poetici non poetici, falsi miti e censura

Poeri non poetici, falsi miti e censura
Di Mary Blindflowers©   Scalciano i poeti per un posto al sole, mentre gli scrittori si sgomitolano su campi di falsità, e sorridono, teneramente odiandosi, fraternizzando per puro interesse, dandosi la mano e ferendosi con occhi spesso digitali e astratti, nella vana speranza di affermarsi. Spacciano platealmente i loro versi delicati con sentimentali rime strumentali […]View post →

Allora evviva la pastasciutta

Allora evviva la pastasciutta
Di Mary Blindflowers©     In piena dittatura fascista, parecchi anni dopo il delitto Matteotti, esattamente Il 28 dicembre 1931, sulla Gazzetta del Popolo di Torino, Filippo Tommaso Marinetti che si era sempre dichiarato accademico e poi era diventato a sua volta accademico, che si era dichiarato favorevole alla svaticanamento dell’Italia, e poi aveva sostenuto […]View post →