Cronache di Dailorg, romanzo

Cronache di Dailorg, romanzo

Cronache di Dailorg, romanzo

Cronache di Dailorg, romanzo

Mary Blindflowers, Cronache di Dailorg, Thinking Man, 2022.

 

Disponibile su Amazon

 

Cronache di Dailorg, romanzo

Sinossi:

“Cronache di Dailorg”, a dispetto del titolo, non è un fantasy. Si tratta infatti di una favola metafisica e visionaria, di un romanzo filosofico che sfugge, e volutamente, alle definizioni di un preciso genere letterario. Attraverso la rappresentazione di un mondo sotterraneo e parallelo a quello umano, le vicissitudini dei suoi abitanti, la loro lotta per la libertà, l’autore mostra al lettore i problemi del presente e del passato espressi in forma simbolica con le teorie della Terra cava e il mito di Agharti.
“Cronache di Dailorg” è la storia metaforiconirica di un mondo minacciato, un universo parallelo dove regna la rara anarchia delle Madri, principio originario di Mu, la Terra di Sotto la cui sopravvivenza è garantita dalla sua Stella Nera, appunto, Luce, la creatura nata col segno dopo 606 anni, secondo quanto stabilito dalla profezia. Qualcosa però accade: chi è lo stregone, da dove viene e perché vuole distruggere la libertà muana? A Mu la bilancia del bene e del male sta in un perfetto equilibrio. Lo stregone vuol caricare anime scure sul piatto del bene, contaminandolo e facendo salire in alto il piatto del male… Siamo di fronte a un loop onirico simbolico, una sintetica metafora del bianco e del nero. Un romanzo allucinato che ha lo scopo di trasportare il lettore lungo i sentieri del dubbio, attraverso una trama in cui il capo corrisponde alla coda in un circolare ritorno, in un processo identificativo in cui perfino il tempo si personalizza, fermandosi su uno scranno ad osservare gli eventi. La polpa di quest’immagine tonda è data da plurimi polisentimantici universi contenuti uno dentro l’altro che poi pervengono a risultati speculari. Il protagonista è l’anarchia, elemento principe della narrazione su cui s’innestano i vari personaggi come spilli su un cuscino. La trama è misticanza di surreale e realtà del passato e del presente.

 

Prefazione di Claudio Piras Moreno
Nota critica di Mariano Grossi
Postfazione di Paolo Durando

Tutti i disegni e la copertina sono dell’autore. Versione in bianco e nero.

Disponibile su amazon: Cronache di Dailorg

Prefazione di Claudio Piras Moreno
Nota critica di Mariano Grossi
Postfazione di Paolo Durando

Tutti i disegni e la copertina sono dell’autore. Versione in bianco e nero.

Product details

Author: Mary Blindflowers
ASIN ‏ : ‎ B0BQ99KDW6
Publisher ‏ : ‎ Thinking Man (December 17, 2022)
Language ‏ : ‎ Italian
Paperback ‏ : ‎ 252 pages
ISBN-13 ‏ : ‎ 979-8370053771
Item Weight ‏ : ‎ 13.8 ounces
Dimensions ‏ : ‎ 5.5 x 0.63 x 8.5 inches

 

Dalla Postfazione di Paolo Durando:

“Cronache di Dailorg” è un romanzo filosofico piuttosto che un fantasy, e la cui cifra stilistica e d’imagery si potrebbe considerare felicemente “inattuale”. La scrittura ricorda, nel rigoglio quasi barocco di lessico e sintassi, un primo Novecento immaginifico e appassionato, veicolo di certo “realismo magico” e di ascendenze surrealiste, in cui la visionarietà di De Chirico (più Alberto che Giorgio) fa il paio con il Lautrémont de “I canti di Maldoror”. Soprattutto, durante la lettura, ho pensato a un’opera appartata e non abbastanza riconosciuta di Alfred Kubin, scrittore e pittore, autore di un romanzo, “L’altra parte”, pubblicato nel 1909 e corredato, come “Cronache di Dailorg”, di immagini svincolate da ogni riconoscibilità di scuola, la cui libertà nel segno rispecchia l’imprevedibilità narrativa. Siamo nell’ambito di quel filone praghese, tra Golem e vicoli affumicati, a cui attinge, in qualche modo, lo stesso Kafka. Anche Kubin, in effetti, ci racconta di un luogo alternativo, la città di Perla, in cui valgono leggi e prospettive del tutto differenti da quelle del mondo ordinario e che è destinata a soccombere, in una sorta di battaglia tra spiritualità e materialismo, alle dure istanze del mondo capitalista.
Nel romanzo di Mary Blindflowers il mondo altro è Mu, il Mondo di Sotto, che costituisce, in un certo senso, la nostra parte perduta, un Eden che non è stato sottratto alla Storia, ma dove né la morte né la corruzione hanno potuto imporre gli sconfortanti e gravi limiti contro cui invece ha sempre dovuto lottare il Mondo di Sopra, ovvero il nostro.
Il mito fondativo di questo regno, richiamo agli albori della civiltà mediterranea, è la Grande Madre, colei che ha donato il suo eterno cuore.  La vicenda di Luce, nata senza cuore, per riaverlo da chi l’ha preceduta, riassume la continuità millenaria che impedisce agli abitanti di Mu di perdersi nel labirinto degli istinti e dei conflitti. Il riferimento al Chakra del cuore, centro nevralgico delle nostre passioni costruttive, allude al dominio speculare, nel nostro mondo, dell’intelletto vivisezionante e arido.
Il “cuore” è anche la Biblioteca di Dailorg, la capitale di Mu, e nel suo labirinto di stanze specializzate in settori dell’esperienza, dall’arte alla musica alla Scuola – questa organizzata in base a una pedagogia fondata su autonomia e creatività di chi persegue la conoscenza, sintesi di Montessori e don Milani – vediamo il dispiegarsi di un’aspirazione antica, archetipale, che attraversa il tempo restando intatta, risparmiata dall’entropia a cui noi, invece, non possiamo sottrarci.
Luce è però diversa in quanto ha il seme del “dubbio”. Il dubbio è sempre malvisto, soprattutto se espresso da figure femminili e, unito alla curiosità, da Pandora a Eva, ha sempre provocato sconquassi. Qualcosa infatti si incrina nella struttura di una realtà che si era sempre retta su un equilibrio finanche stucchevole, che niente e nessuno poteva compromettere. Lo Stregone che “batte le rane”, Scuro, e che riesce, dal Mondo di sopra, a penetrare nel Mondo di Sotto e conquistarlo, rappresenta la forza irresistibile di ciò che, facendosi strada attraverso la crepa del dubbio, può distruggere l’innocenza originaria. E il simbolo dell’uovo, importante nella parte finale del romanzo, richiama la moltiplicazione destabilizzante quanto rigenerante dei punti di vista, il dispiegarsi dell’universo nelle sue infinite varianti.
Il dominio abietto di Scuro, metafora evidente della bramosia di potere e della corruzione dei nostri governi, ci riporta così ai tanti misfatti della nostra storia, anche italiana, dalla morte dell’anarchico Pinelli caduto dalla finestra della questura di Milano, alla mattanza in occasione del G8 di Genova. Momenti topici e incancellabili dalla memoria collettiva, precipitato delle contraddizioni tra un imperfetto anelito alla democrazia e l’inevitabile ricorrenza delle pulsioni di morte, repressione, irresponsabilità (continua…)

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

 

 

Comments (2)

  1. POETA DELL'AMIATA

    MOLTO INTERESSANTE

    1. Destrutturalismo

      Compratelo se ritieni che sia interessante.

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