Camere oscure, bar chiusi

Camere oscure, bar chiusi

Camere oscure, bar chiusi

Camere oscure, bar chiusi

Scultura di Hugh Tessier, credit Antiche Curiosità©

 

Camere oscure, bar chiusi

Roberto Marzano©

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L’ubriaco

Divaricato io sto, sghembe le gambe
a scalcagnare orizzonti tesi in traballo
misurando oltremodo la compiacenza
in litri che concedo a un mondo storpio
all’ovvio fastidio che prodigo procuro
ai benpensanti dall’eloquio spaventati
di libertà ubriaca che non tiene conto
brutti musi ammoniscon ogniddove
la mia voglia pazza di fare tripli salti
fischiettando labbra viola al trangugiare
bicchieri mezzi pieni sul ponte che conduce
un po’ più in là verso l’obnubilanza
prima di crollare nel buio della sbronza
e risvegliarmi sfatto nel letto in falsopiano
con le coccinelle a camminarmi sugli occhi…

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Amaro in bocca

Sulla graticola del bancone asciugato malamente
con la lingua sorbisci, labbra e budella
il bianco scadente che è tua colazione
medicina che ancora illude il tuo giorno
prendendoti alla gola non solo in retrogusto…

Schiodano vetriolo dai grugni offesi
rimedi alcolici, sorsi disperati, amaro in bocca.

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Camere oscure

In preda al disordine, alla costernazione
spiegavo la nebbia ai privi di vista
ai tavoli inclinati dei bar di terza fila
dai flipper assordanti di luci fioche…
Bambole d’organza tribolano immobili
su copriletti ocra in finta seta
piccole camere oscure appese a un filo
su nuove strade sei piani più in basso…

Bicchierini d’anice disincrostano accidia
ferraglia rugginosa china al tormento
calendari ingialliti da fiati grevi
gemme d’ambra corrose dal lamento
di vecchie credenze impiallacciate
infestate da fantasmi in carta crespa
con le puntine agli occhi, allo sprofondo
in cassetti pregni di pece greca…

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Bar chiusi

Bar chiusi per pura cattiveria
sotto i portici lasciano testimoni mute
saracinesche ferree a maglie strette
cigolare al vento di palude.

Risuona l’eco del tintinnio al bancone
dell’incontrarsi dei bordi dei discorsi
non più inespressi di non dati baci
in cocktail gai di cordialità diffusa…

Non resta altro nella sera piovosa
che smanacciare citofoni a caso
luminosi asterischi di esistenze a resa
per scappare dalla nostalgia che assale
certi cuori-occhi di chiocciola socchiusi…

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

 

 

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