Decamerone: giornata settima, cenni

Decamerone: giornata settima, cenni

Decamerone: giornata settima, cenni

Decamerone: giornata settima, cenni

G. Boccaccio, Il Decamerone, Dioneo, giornata settima, Formiggini, Roma, 1923.

 

Di Mary Blindflowers©

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Decamerone: Dioneo, Giornata settima, brevissimi cenni.

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Finisce la sesta giornata del Decameron: incomincia la settima, nella quale, sotto il reggimento di Dioneo, si ragiona delle beffe le quali, o per amore o per salvamento di loro, le donne hanno già fatte a’ suoi mariti, senza essersene avveduti o sì.

Già nella novella seconda Filostrato sottolinea, ancor prima di iniziare la sua storia, il fatto che le donne sanno beffare esattamente come gli uomini:

Carissime donne mie, elle son tante le beffe che gli uomini vi fanno, e specialmente i mariti, che quando alcuna volta avviene che donna niuna alcuna al marito ne faccia, voi non dovreste solamente esser contente per ciò che fosse avvenuto, o di risaperlo o d’udirlo dire ad alcuno, ma il dovreste voi medesime andare dicendo per tutto, acciò che per gli uomini si conosca che, se essi sanno, e le donne d’altra parte anche sanno: il che altro che utile esser non vi può.

Il tema dominante è la gelosia che muove quasi sempre l’azione e la reazione dei personaggi. La gelosia è tema bestiale che immeschinisce l’uomo e lo rende simile ad un animale cieco e irragionevole, tant’è che più volte il marito gabbato viene chiamato “bestia” da chi racconta. Sotto il velo caricaturale e beffardo Boccaccio mette in scena una realtà sociale abbastanza evidente e il ruolo della donna medioevale, l’uso dei matrimoni combinati nei quali la donna veniva “data in moglie” e non aveva potere decisionale in merito alla sua sorte:

Fu dunque in Arezzo un ricco uomo, il quale fu Tofano nominato. A costui fu data per moglie una bellissima donna, il cui nome fu Monna Ghita, della quale egli, senza saper perché, prestamente divenne geloso.

La novella di Tofano gabbato è una commedia delle apparenze in cui il personaggio finisce con l’aderire all’ipocrita morale corrente:

egli con buona pace riebbe la donna a casa sua, alla quale promise di mai più esser geloso: et oltre a ciò le die’ licenza che ogni suo piacer facesse, ma sì saviamente, che egli non se ne avvedesse.

Si assiste ad una carrellata di caratteri che mettono in evidenza situazioni paradossali di giovani donne maritate con dei vecchi che non riescono a soddisfarle, di vecchi gelosi la cui dabbenaggine si ascrive ancora una volta nel registro dell’inverosimile. La scena del pero nella novella nona è a questo proposito emblematica. Nicostrato infatti è un’autentica figura di imbecille integrale. Egli è così sciocco che pensa che sia l’albero del pero a creare visioni e non la moglie a divertirsi con Pirro, facendosi beffe di lui. Nella prima parte della novella, la moglie gli cava perfino un dente sano facendogli credere che è guasto. L’inverosimiglianza nasce dalla volontà di mettere in scena personaggi che sono in realtà caricature. Le novelle, il cui meccanismo è piuttosto semplice e ripetitivo, hanno infatti lo scopo non di esaltare l’individualità dei protagonisti, bensì di mostrare una congerie di scene che illustrano la società medioevale, la condizione della donna e la corruzione del clero. Nella novella terza frate Rinaldo tenta la comare e riuscito a convincerla giace con lei. Rientrato il marito della donna, gli fa credere che sta in camera per incantare vermi nel corpo del figlioccio:

Così adunque ritornato frate Rinaldo ne’ primi appetiti cominciò a visitare molto spesso la comare e, cresciutagli baldanza…la cominciò a sollicitare… questi son vermini che egli ha in corpo, li quali gli s’appressano al cuore, et ucciderebbonlo troppo bene; ma non abbiate paura, che io gl’incanterò e farogli morir tutti…

Il tema della beffa continua nelle giornate successive, anzi si può dire che nella giornata ottava diventi merito: “Quello che io dir debbo non si direbbe beffa ma merito”…

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https://antichecuriosita.co.uk/il-destrutturalismo-punti-salienti/

https://www.youtube.com/watch?v=Vo6lHmpAwuM

 

 

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