Di Pierfranco Bruni© Siamo al centenario di Bianca Garufi. Nata all’interno di una famiglia aristocratica benestante siciliana, Bianca Garufi lascia da giovane la Sicilia della grecità, del Fuoco grande. La Sicilia dei mari pirandelliani e quasimodiani e degli archetipi. Ha avviato il primo comparto della psicoanalisi junghiana in Italia ed è stata una delle studiose del metodo junghiano […]View post →
Di Mary Blindflowers© Blanquette de veau. Unico solo libro, già diva al molo cribro, la controstiva blatera alle blatee, scorificanti urlano la notte, spenti messaggi si arricchiscono di finti viaggi poserotte tra denti bianchi e criceti sulle ruote per ammaraggi in porti già desueti. Di norma gli ancoraggi spengono la vita delle mote che […]View post →
Di Pierfranco Bruni© Si è soli non perché si è estranei. Si è soli perché si abita sempre la propria anima? O la propria maschera? Se personaggio si nasce di solitudine si vive. Pirandello muore nella solitudine vivendo oltre il superamento della estraneità della solitudine. Così: “La solitudine non è mai con voi; è […]View post →
Di Mary Blindflowers© La morte fa paura, il pensiero che il nostro corpo fisico possa un giorno essere roso dal verme o consumato dal fuoco, chiuso dentro un vestito di legno, nell’umido della terra, la decomposizione stessa, l’odore nauseabondo che ne deriverebbe, appare insostenibile, inaccettabile, un pensiero spina da chiudere in un angolo nascosto […]View post →
Di Annamaria Bortolan© Scrive bene Recalcati. Puntuale e preciso, propone un pensiero forte che non manca di catturare i lettori. Il segreto del figlio rappresenta il compimento e il culmine di un’ideale trilogia che comprende Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre, del 2013, e Le mani della madre. […]View post →
Di Mary Blindflowers© Inadatti al volo, profeti della transitorietà, apologeti del fango, balliamo l’ultimo tango sotto lune di sangue, al crogiolo e mestolo di membra sparse sull’asfalto, poi ce ne andiamo, riassestando le riarse voci, precoci morti atroci, il salto. Cosa avremo lasciato? Lo iato tra vita e possibilità nel tempo senza smalto, […]View post →
Al chilometro 118, nei presi di Paulilatino, un ragazzo sardo parcheggia la sua macchina in uno spiazzo, scende e cerca di attraversare la carreggiata. Viene travolto da un camion, muore. Questa, secondo i mezzi di informazione la dinamica di un incidente che ha visto come protagonista Feffo Porru che dipingeva e scriveva poesie, alcune delle […]View post →
Di Mary Blindflowers© Il silenzio rumoroso delle enciclopedie, i peristili ceduti sotto il peso delle ipomanie e altre necessità, la gamba è tesa al vuoto che sa e si muove immoto, percosso come aria battuta, per un’intera vita, ma la ninfea col loto è ormai sfiorita, il tempo è breve, non posso, quest’anno nemmeno […]View post →
Di Feffo Porru© La gerla greve che mi da il tuo sbuffare germoglia la mia infelice memoria distesa leggiadra sopra il banco di un bar. Oh megera, incauta fu la tua nebulosa uscita sulle tua gonna nucleare che non era per me quando la mia passione sbavava sbronza! Una squama incerata sugli […]View post →
Di Franco Piri Focardi© tribolante azione di consegna: dall’accettazione alla partenza: allarme documenti d’imbarco. bagaglio a mano. dal varco magnetico seguire la linea rossa con gli occhi fissi dentro gli occhi. il mondo diventa una platea. l’anima è nuda! l’anima. lo dichiara a gran voce. non sa quel che fa, lo crede e basta. c’è […]View post →