Di Feffo Porru©
La gerla greve che mi da il tuo sbuffare
germoglia la mia infelice memoria
distesa leggiadra sopra il banco di un bar.
Oh megera, incauta fu la tua nebulosa uscita
sulle tua gonna nucleare che non era per me
quando la mia passione sbavava sbronza!
Una squama incerata sugli occhi mi diede la tua brinata risata
che sterrare mi volle l’altura scarabocchiata
sulle odi di un dionisiaco ipocrita incanto.
Oh venere infausta, ardita è stata la tua spola tra i miei disinganni
che ancora io tesso chili di incontri tra noi
è un geometrico disegno d’amore rimanda una bottiglia consigliera .
La tua valigia pronta fu un mortaio immane
che fece fuoco sulla mia orditura felice
e un bicchiere parlante mi dice ora d’orbare.
Oh bellezza scialacquata, ora ti cerco!
Il sottobicchiere mi suggerisce che hai portato via la mia seta!
E non si placa la sete del mio bruciato telaio!
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