Di Pierfranco Bruni© Bianca Garufi cosa é stata per Cesare Pavese? Non lo so! Comprendo cosa possa aver lasciato in Pavese. Ma come si fa a dire cosa sia stata una donna per uno scrittore come Pavese? Gli amori di Pavese sono stati il tragico nel mito. Tina. Bianca. Fernanda. Constante. Di queste donne […]View post →
Di Mary Blindflowers© La conoscenza fiorisce da un obbligato percorso di ingenuità, fase pre-adamitica del sonno in cui non si vedono le spine nascoste nei fiori, le buche camuffate della terra in cui è possibile cadere, le nuove cariche di pioggia pronte ad esplodere al primo soffio di vento. L’ingenuità è propria della […]View post →
Di Pierfranco Bruni© Nelle civiltà pre-cristiane il mito era il racconto per immagini. L’immaginario vive nel mito e il mito crea la poesia, il linguaggio della poesia che si fa viaggio non nelle “cose”, ma nel fantasioso, nel mistero, nella maschera. La maschera non è solo un oggetto. Anzi la maschera è il simbolo […]View post →
Di Mary Blindflowers© Scriveva F. Nietzsche (Aurora, Adelphi, Milano, 1966, libro III, pp. 152-153): “Povero, lieto e indipendente! Queste cose insieme sono possibili; povero, lieto e schiavo, anche queste sono possibili, e, della schiavitù in fabbrica, non saprei dire nulla di meglio agli operai, posto che essi non sentano in generale come ignominia il […]View post →
Di Lucio Pistis & Sandro Asebès© Giovanni Raboni (22 January 1932 – 16 September 2004), critico letterario e poeta della nostra generazione. Se fosse vivo infatti avrebbe più o meno la nostra età. A noi personalmente non è mai piaciuto e neppure dispiaciuto più di tanto, lo abbiamo sempre considerato uno di quei poeti […]View post →
Di Mary Blindflowers© Il vampiro emotivo o emozionale che dir si voglia, trova nei social una sua collocazione base che gli consente di dare il programmato tormento a soggetti tendenzialmente aperti al dialogo e al sostegno dell’altro, soggetti in cui è facile instillare giorno dopo giorno, sensi di colpa per non essere stati in […]View post →
Di Mary Blindflowers© . Mosche dal buco di serrature glabre Preferiranno altri a te, altri che soli non potranno cavare mosche dal buco di glabre serrature, iatture semiambulanti, snaturate nei segni, decriptanti bambole loquaci incapaci, vampiri distanti nel cerchio, e come ti giri il mondo svaria, restando identico a se stesso, cicerchio […]View post →
Di Pierfranco Bruni© Ritualità ed etnolinguistica sono un binomio in cui il “vocabolario” antropologico crea un processo con esiti simbolici. I simboli sono l’espressione più autentica di un messaggio che trasmette identità. La parola non è solo comunicazione. È percezione e ricerca in un attraversamento di eredità per la quale il senso di appartenenza costituisce […]View post →
Di Mary Blindflowers© Il classico reading letterario made in Italy, una riunione di signori e signore più o meno ben vestite e azzimate, che declamano le loro poesie e vengono applaudite da signori e signore altrettanto più o meno ben vestite e azzimate che a loro volta vengono applaudite dalle prime, in un […]View post →
Di Mary Blindflowers© La visibilità è il dramma vampiresco che attrae l’uomo qualunque, la ridondanza dell’abusato e monopolizzato detto coniato da Oscar Wilde, tanto comune alla gente che fa spettacolo: “l’importante è che se ne parli, bene, male, poco importa”, l’importante è esserci. Ma ci si chiede a questo punto, essere dove? E che […]View post →