Il linguaggio dei segni

Il linguaggio dei segni

Il linguaggio dei segni

Il linguaggio dei segni

Destrutturalismo, credit Antiche Curiosità©

 

Giuseppe Ioppolo©

Il linguaggio dei segni

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Inventarsi una rivista è un’impresa immane. Inventarsi la rivista “Destrutturalismo” che “raccoglie articoli vari sia di collaboratori fissi che occasionali con varie e differenti sezioni: poesia, narrativa, collezionismo, classici, libri dimenticati, critica letteraria anti-accademica, e anti-antropocentrica, è un’impresa immane decuplicata che poteva nascere solo dalla fervida mente di una piccola donna, per l’esattezza 50 kg di letteraria morbidezza, carezzevole come la carta vetrata. Un’impresa titanica al limite dell’impossibile per un modo di lavorare che è tutto un correre ed inventare: ricevere e raccogliere gli articoli, le poesie, i racconti, i saggi. Curarne la veste tipografica e l’impaginazione con quel tocco di eleganza, brillantezza e fantasia che traspare da ogni pagina, è un’impresa che solo a pochi eletti è concesso poter assolvere. Indubbiamente la Blindflowers entra a buon diritto tra questi. Perché è fuori di alcun dubbio: la rivista “Destrutturalismo” è creatura della Mary, nasce da un suo sussulto di volontà creatrice che scompone la scrittura, stravolge i ritmi della poesia, crea incantesimi da diavoli freddi, manipola colori e forme, destruttura la realtà come le streghe, ricomponendola nel modo delle fate. Quando mi ha chiesto di collaborare alla rivista ho avuto un sobbalzo d’incredulità. Non sono un letterato. Tutt’altro. Nel corso della mia vita più che con le parole della letteratura ho avuto a che fare con i corpi. I corpi di persone che in un modo o nell’altro chiedevano salute: salute quando stavano male per poter guarire dai loro malanni; salute quando stavano bene per evitare il più possibile di star male. E la richiesta di salute assai spesso prescinde il linguaggio delle parole e si fa strada attraverso i segni dei corpi. Decifrare questi segni che raccontano la sofferenza o raccontano l’indisposizione alla sofferenza è stata la cifra caratterizzante il mio agire sia pratico che teorico. E allora che nicche nacche un tizio siffatto con una rivista di poesia, narrativa, collezionismo, classici, libri dimenticati, critica letteraria ed altre leccornie del genere? La prima risposta che mi sovviene è: nulla. Io c’entro un ficosecco con i dibatti sulla metrica, sulla rima baciata o alternata, sulla parola liscia che sguscia, si torce e s’ammoscia, sui tormenti del ditirambo un po’ naïf, un po’ strambo. Il mio scrivere è come un voler ridare alla parola il significato del segno: il segno è inequivocabile e ci indica la direzione da prendere. Non ci sono fronzoli né orpelli che sarebbero solo espedienti per un apparire senza dire. E invece alla parola deve essere restituita l’inequivocabile durezza del segno. Il linguaggio dei segni è là… ci indica dove andare. Ogni altro orpello è fuorviante.

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Mary Blindflowers

Giuseppe Ioppolo affiancherà Mariano Grossi nella vicedirezione della rivista Destrutturalismo, controcomune buon senso e ritmi d’arte, Thinking Man Edizioni, a partire dal quinto numero in uscita a Novembre 2023, disponibile nei circuiti Amazon e ordinabile in libreria.

Sarà possibile per i lettori anche abbonarsi scrivendo a questa mail e specificando nell’oggetto “abbonamento rivista”. L’abbonamento annuale prevede un prezzo calmierato di ogni singolo numero rispetto al prezzo di Amazon. La rivista avrà una cadenza quadrimestrale e non accetta articoli o lavori visuali inneggianti a schieramenti politici di qualsiasi tipo, dato che vuole conservare la sua fondamentale ed essenziale natura apartitica.

DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

 

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