Louis Dutens, saggista dimenticato

Louis Dutens, saggista dimenticato

Louis Dutens, saggista dimenticato

Louis Dutens, saggista dimenticato

Louis Dutens, Origine delle scoperte… credit Antiche Curiosità©

 

Mary Blindflowers©

Louis Dutens, saggista dimenticato

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I libri antichi di saggistica sono piuttosto incoerenti. Di solito non seguono uno schema ordinato nell’esposizione ma, spesso e volentieri, svagano, saltando di palo in frasca come se niente fosse. Il risultato di solito è interessante, specie se ci sono informazioni curiose, ma frammentario. Ebbene, Louis Dutens (Tours, 15 gennaio 1730 – Londra, 23 maggio 1812) autore francese naturalizzato britannico, fa eccezione. In Origine delle scoperte attribuite a’ moderni, egli dimostra, come recita il lungo sottotitolo, che “i nostri più celebri Filosofi hanno attinta la maggior parte delle loro cognizioni nelle Opere degli Antichi: e che molte importanti verità sulla Religione sono state conosciute da’ Savj del Paganesimo”.
Per dimostrare questa sua tesi, ha un disegno veramente preciso, che fa invidia alla saggistica attuale. Espone il suo intento e procede con una serie di eruditissimi esempi pratici per sostenerla, cercando di dimostrare il più possibile che quello che dice è vero. Così si possono leggere tutta una serie di capitoli interessantissimi e molto curiosi che rievocano scoperte, aneddoti, sistemi filosofici, scienze, etc., in cui gli antichi hanno dato prova, non soltanto di avere un grandissimo intuito, ma di saper indagare i segreti delle natura e dell’uomo con metodo già scientifico. Dutens sostiene altresì un punto di vista modernissimo e cosmopolita sulla cultura che oggi viene chiamata pomposamente arte globale, ed è sempre preciso perfino nelle citazioni, tanto che usa minuziose note a pie’ di pagina per dire al lettore da quale libro ha preso una certa informazione, citandone pezzetti e indicando il capitolo.
Colpisce sia la freschezza delle sue idee, sia la sistematicità del suo metodo, che nel Settecento, non era affatto scontata. Inoltre ha una esposizione chiara, semplice, con uno stile scorrevole in cui si coglie il gusto del curioso e la passione per la conoscenza a 360 gradi.
Il piano dell’opera prevede 4 parti:

Prima parte

Che contiene l’introduzione, e i sentimenti di Cartesio, Malenranche, Locke, ec. Sopra le idee, l’Arte di pensare, e le qualità sensibili.

Seconda parte

Che contiene i Sistemi di Leibnizio, di de Buffon, di Needham, e le verità concernenti la Fisica generale, e l’Astronomia.

Terza parte

Che contiene la Medicina, l’Anatomia, la Chirurgia, la Chimica, la Generazione, il sesso delle Piante, le vibrazioni del Pendolo, la rifrazione della Luce, la Prospettiva, la Quadratura del Circolo, lo Specchio ustorio, le Scoperte particolari di alcuni antichi, ma Meccanica, la Scultura, la Pittura e la Musica.

Parte quarta

Di Dio, dell’Anima, del tempo, dello Spazio, della Formazione del Mondo, e creazione della Materia. Ottimismo, ed origine del male. Peccato originale. Conclusione.

A fine opera poi c’è una ulteriore conclusione generale e ricapitolazione di tutto. E alla fine di ogni tomo un indice particolare stilato in modo minuzioso e preciso.

In pratica Louis Dutens, saggista dimenticato, potrebbe dare lezioni a certi accademici moderni che non si sono inventati proprio nulla. C’è una tesi, una parte centrale e una conclusione finale, che sono gli elementi base di ogni saggio accademico.
Ma, a differenza di molti cattedratici attuali, i quali erroneamente pensano di aver inventato loro il cosmopolitismo, Dutens, che rispolvera un Taziano il quale rimprovera i Greci per la loro chiusura mentale verso l’arte e la scienza prodotta efficacemente da altri prima di loro, non è affatto arido e noioso nell’esposizione e ha la gradevole tendenza a scovare notizie curiose e a citare autori a loro volta poco conosciuti, levando ampi strati di polvere d’oblio da opere dimenticate.
Paradossalmente anche quella di Taziano è un’opera coperta di oblio, ed è un peccato. Gli accademici che parlano di globalismo non lo citano nemmeno, nonostante sia stato un sostenitore della dignità di tutte le culture.

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

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