
Origine delle scoperte… Antiche Curiosità©
Mary Blindflowers & Mariano Grossi©
Serveto, De Christianismi Restitutione
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Michele Serveto scrisse De Christianismi Restitutione, opera che Dutens nel suo libro Origine delle scoperte attribuite a’ moderni, cita. Egli dice che l’opera di Serveto era diventata rarissima, tanto che pochi potevano vantarsi di averla vista impressa. Questo perché Serveto venne bruciato dall’inquisizione a Ginevra nel 1553 e con lui distrutta sistematicamente la sua opera. Si pretendeva che ne esistesse un solo esemplare nella biblioteca privata del Langravio di Hassia-Cassel, esemplare poi nel Settecento in possesso del Duca di La Valliere. Ci fu anche una edizione falsificata iniziata a Londra e “interrotta” a causa del divieto della chiesa. Dutens, sapendo che il Duca de la Valliere possedeva un esemplare dell’opera, è andato da lui e ha ricopiato un passo del libro che riteneva importante per dimostrare che Serveto conosceva perfettamente la circolazione del sangue. Ve lo riproponiamo qui nella traduzione dal latino di Mariano Grossi:
Affinché tu, lettore, abbia totale cognizione con l’anima e lo spirito, qui aggiungerò la filosofia divina, che tu facilmente possa comprendere, ove tu sia stato bene esercitato in anatomia. Si dice che in noi la sostanza dello spirito è triplice, quella naturale, quella vitale e quella animale, provenendo da tre elementi superiori. Afrodiseo nomina tre spiriti; in verità non sono tre, ma due spiriti distinti. Si dice vitale quello spirito che attraverso le anastomosi viene comunicato dalle arterie alle vene, nelle quali viene definito naturale. In primo luogo pertanto c’è il sangue, la cui sede è nel fegato e nelle vene corporee. Il secondo è lo spirito vitale, la cui sede è nel cuore e nelle arterie corporee. Il terzo è lo spirito animale, simile ad un raggio di luce, la cui sede è nel cervello e nei nervi corporei: in tutti questi c’è l’energia di un unico spirito e della luce di Dio. Il fatto che quello spirito naturale viene comunicato dal cuore al fegato, lo spiega la formazione dell’uomo dall’utero. Infatti l’arteria viene mandata, essendo congiunta la vena, attraverso l’ombelico dello stesso feto: ed analogamente in noi in seguito arteria e vena sono sempre congiunte. Si trova nel cuore prima che nel fegato l’anima insufflata da Dio, e da quello comunicata al fegato. Per insufflazione l’anima in verità viene introdotta nella bocca e nelle narici: la insufflazione peraltro tende verso il cuore. Il cuore è il primo vivente, fonte di calore, al centro del corpo. Esso assume dal fegato il liquido vitale, come fosse materia, e viceversa lo vivifica: come un fluido acqueo esso fornisce la materia agli elementi superiori, e da essi viene vivificato per far crescere, essendovi congiunta la luce. Dal sangue del fegato viene la materia dell’anima, attraverso un’elaborazione meravigliosa, che ora ascolterai. Perciò si dice che l’anima è nel sangue e che l’anima stessa è sangue, ovvero spirito sanguigno. Non si dice che l’anima sta principalmente nelle pareti cardiache, oppure nel corpo stesso del cervello, ovvero del fegato, ma nel sangue, come spiega Dio stesso in Genesi, 9, Levitico, 17 e Deuteronomio, 12.
Per la qual cosa va prima compresa… (Continua su Destrutturalismo n. 4).
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DESTRUTTURALISMO Punti salienti