La misoginia è antica

La misoginia è antica

La misoginia è antica

La misoginia è antica

Petali di rose, credit Mary Blindflowers©

 

La misoginia è antica

Fluò©

 

L’odio per la donna ha origini antiche. Nel quinto secolo d.C., Ipazia venne assassinata brutalmente per mano di fanatici cristiani che la straziarono con cocci taglienti e le cavarono gli occhi ancor viva, per aver osato guardare il cielo come i filosofi.
Socrate, storico ecclesiastico cristiano e autore di una Storia ecclesiastica, nel libro VII, parla della triste e crudele vicenda di Ipazia (capitoli 13-15) e addita come principale responsabile, Cirillo. Ci fornisce anche i macabri dettagli del martirio di questa intellettuale.
Di Ipazia hanno parlato pure gli Enciclopedisti, tra cui Diderot che ha descritto la figlia di Teone come geniale e votata allo studio della filosofia.
Ipazia fu trucidata perché colpevole di non voler essere cristiana. Gli studiosi cristiani, consapevoli che il racconto di Socrate sulla morte di Ipazia, rappresenti una vergogna per il cristianesimo, hanno cercato di manipolare la verità, screditando la fonte. Si legge, per esempio, in Dictionnaire de Théologie catholique diretto da Émile Amann: “Tous nos renseignements sur cette première période [412-428 d.C.] nous viennent de l’historien Socrate: le portrait qu’il nous présente est-il parfaitement exact?” (Vol. III, s.v. Cyrille d’Alexandrie, redatta da J. Mahé, Letouzey et Ané, Paris, 1938, col. 2477).
Tacito negli Annali (IV 22), narra invece di Apronia, moglie del pretore Plauzio Silvano che l’ha uccisa e ha finto poi che la moglie si sia suicidata. Per salvare il buon nome della gens a cui apparteneva, una volta svelata la sua responsabilità, Silvano è stato gentilmente invitato al suicidio:

XXII. Per idem tempus Plautius Silvanus praetor incertis causis Aproniam coniugem in praeceps iecit, tractusque ad Caesarem ab L. Apronio socero turbata mente respondit, tamquam ipse somno gravis atque eo ignarus, et uxor sponte mortem sumpsisset. Non cunctanter Tiberius pergit in domum, visit cubiculum, in quo reluctantis et impulsae vestigia cernebantur. Refert ad senatum, datisque iudicibus Urgulania Silvani avia pugionem nepoti misit. Quod perinde creditum, quasi principis monitu, ob amicitiam Augustae cum Urgulania. Reus frustra temptato ferro venas praebuit exsolvendas. Mox Numantina, prior uxor eius, accusata iniecisse carminibus et veneficiis vaecordiam marito, insons iudicatur.

 

E Ponzia Postumina?… (Continua su Destrutturalismo n. 4)

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

 

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