Pirandello, Il piacere dell’onestà

Pirandello, Il piacere dell'onestà

Pirandello, Il piacere dell’onestà

Pirandello, Il piacere dell'onestà

Pirandello, Il piacere dell’onestà, Mondadori, 1925, credit Antiche Curiosità©

 

Pirandello, il piacere dell’onestà

Mary Blindflowers©

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Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello è una commedia spiccatamente anti-borghese. Le maschere che si agitano sul palcoscenico, hanno lo scopo di cadere ad una ad una per rivelare la vera natura umana, nascosta sotto la crosta di apparenza e perbenismo.
Occorre un veloce quanto combinato matrimonio riparatore, per restaurare l’onore di Agata, ingravidata dal marchese Fabio Colli che non può sposarla perché già ammogliato. Si concerta dunque un matrimonio bianco salva-onore per la donna.
Viene scelto un uomo socialmente vinto che serva allo scopo e si presti al gioco, in modo da salvare tutte le apparenze che il sistema impone.
Pirandello scrive una pagina di note su come deve essere presentato il novello sposo: Angelo Baldovino che fin dal nome rivela un gap tra come viene visto dagli altri e come è in realtà.
Baldovino infatti è il nome di un re e Angelo richiama il messaggero della volontà di dio, ἄγγελος appunto.
La dicotomia insita nel personaggio si rivela fin dalla descrizione. Baldovino è un filosofo, un uomo il cui lato buono è ben nascosto, rivelato dagli occhi penetranti e dalla parola profonda. La superficie tuttavia è trasandata, poco curata:

… sui quaranta; grave; capelli fulvi, non curati affatto; corta barba, un po’ ispida, rossiccia; occhi penetranti; parola piuttosto lenta, profonda. Veste un greve abito color marrone, peloso… La persona trasandata, l’aria, il modo di parlare, di sorridere, denotano un uomo dalla vita trarotta, che serba in sé, ben nascosti tempestosi e amarissimi ricordi, da cui ha tratto una strana filosofia piena insieme di ironia e di indulgenza.

Così appare specialmente “nel primo atto e in parte del terzo”, mentre nel secondo sembra più elegante, con i capelli e la barba più curati:

Nel secondo (atto), appare, esteriormente almeno, trasformato: sobriamente elegante; disinvolto, ma con dignità; signore; ha cura della barba e dei capelli.

Angelo è un personaggio che si interroga su se stesso e lancia un dubbio importante. Nella società convenzionale borghese si chiede se “possiamo essere quali ci vogliamo”. Esce dunque la bestia: “Non siamo soli! Siamo noi e la bestia, la bestia che ci porta. Lei ha un bel bastonarla, non si riduce mai a ragione”.

Nel gioco delle maschere pirandelliane, l’uomo caduto, che ha sperimentato la sofferenza del vivere, che è di poco conto nella società delle apparenze, è l’unico che sfugge alla convenzione, il solo capace di onestà pur nella superficiale contraddittorietà.
Il marchese Fabio Colli, perché appunto marchese, dunque ricco, è al contrario, un uomo che non agisce secondo principi di onestà, nonostante la società lo consideri un uomo onesto.
È una commedia, dunque, quella pirandelliana, concentrata tutta sulla frattura insanabile tra ciò che appare e non è e ciò che è ma non appare, concetto che possiamo tranquillamente applicare anche alla società contemporanea. Il sistema crea infatti e di continuo, la fallace identificazione tra ciò che appare e ciò che è, lo confermano pure noti critici. Ci si vanta ormai di aver creato un sistema di valutazione dell’arte che è diventato l’arte stessa, confondendo artista con scribacchino, pittore con imbianchino, ma tant’è, anche un imbianchino può essere artista se lo ha deciso un critico, artisti come Bansky, Damien Hirst, Mondrian e Yayoi Kusama, tanto per citarne alcuni, lo confermano.
La grande stagione della critica finirà, come tutte le cose del mondo. Verrà forse sostituita da qualche altro monopolio, da qualche altra illusione elitaria ed esclusivista solo per ricchi a cui tutti saremo pronti a credere?

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

 

Comment (1)

  1. Mariano Grossi

    Pirandello chirurgo spietato di una società falsa e opportunista fa irridere in farse sempre più sfocianti in tragedia. Sono convinto che verrà letto sempte di meno ope academicorum!!! Li sputtanerebbe oltremodo!

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