Roberto Marzano©
Fibrillami farfalle a catinelle
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Farfalle a catinelle
Sei tanto bella che impalli le pupille
zampilli come polline nel nulla
mi sbiella le rotelle quest’idillio
velluto nei capelli, e io vacillo…
Ma non illudermi, fibrillami il midollo
spellami il collo, modellati d’argilla
mi scolli le budella, oh rondinella
m’illumini di pelle e clorofilla.
Su allora fallo, sobillami il cervello
sillabeggiando di stelle stilla a stilla
t’ingollo a garganella oh mia pulzella
sotto l’ombrello, farfalle a catinelle.
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Grato alla gramigna
Grato sarò al grano, alla gramigna
ai grumi agri e grevi di pigrizia
ingrembiulato grafomane da grappa
con biografia graffiata in epigrammi.
Graciderò nel gregge aggrovigliato
a grassi granchi, graduati e granduchesse
‘ché la grandine aggredisce le grondaie
le segretarie più sgrammaticanti
congratulatesi con incongrua grazia
del grosso grembo gravido di Greta
che sgrana un melograno ed un grissino
all’autogrill di Gravellona Toce.
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In un subbuglio di labbra
Ora è indubbio ho la febbre
rabbrividisco ai sobbalzi
nell’abbaino di nebbia
abbozzo abbrivi di sabbia
e m’abbandono all’ebbrezza
di un obbediente Nebbiolo
abbeverando d’abbracci
il mio subbuglio di labbra.
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Tempo imperfetto
Non si improvvisa un pàmpano
s’impone impegno e imprudenza
la tua empatia mi scompagina
riempie il mio tempo imperfetto.
L’imperativo dei “sempre”
l’incompiuto comprendersi
s’impossessa di impeti
nello scompiglio in tempesta
in un amplesso imprevisto
di compiacenze e scomparse
rimpallando sui trampoli
in rompicapo impossibili.
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Imbrodami di te
Nel breve abbrivio allo sbranarci in brividi
nella penombra bracca le mie membra
timbrami, ora, con le febbrili labbra
sbrigati e sgombra la brina che m’imbrana.
Bramo l’ebbrezza del tuo vibrare brado
brulica e abbracciami, sì, squilibratamente
imbrigliami e ubriacami di ambrosia
imbrodami di te, brilla e fibrillami…
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DESTRUTTURALISMO Punti salienti