Due o tre funghi

Due o tre funghi

Due o tre funghi

Di Mary Blindflowers©

Due o tre funghi

Parco Paradiso, credit Mary Bkindflowers©

 

Il Paradiso

Festini in pietra che una giara impetra,
lucide abasie di reminiscenze vecchie,
secchie lasciate all’abbandono del caso,
e il naso che sa di carioplasmi al loto,
il paradiso è vuoto,
non c’è nessuno qua,
nessuno che possa uccidere il già morto spento,
i lucidi orgasmi di vento,
non c’è nessuno,
nemmeno un fiore, una bugia,
un orto dei poeti, un parastento di follia,
non c’è nessuno,
nemmeno un ligio andirivieni di ectoplasmi
né un litigio in moto o un lampo vivido d’azoto
dentro una vecchia scarpa a nuoto impresso.
Da lontano, dopo aver camminato tanto,
un santo,
ma è di gesso,
ha una levetta che se la spingi dice: “fesso!”

Due o tre funghi

La congiuntura di natura stura e dura dirime e impelaga iattura,
stride a cardini già erosi,
provvede al salasso dei gelosi
a cui punge e tinge il cardo
sui salottini oblunghi,
dove cip canta con ciop
senza mai shock,
perché il destino è un po’ beffardo,
l’occhio maliardo e disilluso del già visto.
Cristo era una donna coi capelli lunghi
che aveva mangiato due o tre funghi.

Bangio l’editore

Bangio l’editore lascia al rangio dell’arrangio procurato
la bibliociofeca del mangiato.
Bangio sporangio bambagiato ha l’apoteca,
conta i buchi delle spore,
agamicamente nascemuore,
cresce e pasce in altri nomi,
ha due tre gnomi al suo servizio
giusto per lo sfizio del percome.
Cerca se vuoipuoi il suo nome
assieme a tre capre e due o tre buoi
tra le insinuature degli appiccatoi.

 

https://antichecuriosita.co.uk/destrutturalismo-e-contro-comune-buon-senso-psico-pillole/

https://www.youtube.com/watch?v=W-fFHeTX70Q

 

 

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