Giancarlo Pontiggia e l’assolo del trombone©

Di Lucio Pistis & Sandro Asebès© Il trombone è capace di esprimere calmi e posati accenti religiosi ovvero il clamore selvaggio dell’orgia. È uno strumento che non conosce mezze misure e rinforza prevalentemente le voci basse: suono grosso, scuro e grave, è bisognevole di accompagnamento (come il clarinetto arboreo). Immaginato da solo e senza i […]View post →

Andiamo a riempire il vuoto di senso

Di Claudio Piras Moreno© Riportiamo la recensione a La Stella Nera di Mu, pubblicata dal sito Emigrati sardi: http://www.emigratisardi.com/news/articoli/articolo///la-stella-nera-di-mu.html Prima di entrare nel merito del libro appena letto vorrei fare una piccola premessa. Quella che seguirà non vuole essere una recensione. Per me le recensioni non esistono più. Oggi ci sono troppi rapporti di interesse […]View post →

Borges, l’immenso

Borges, l'immenso
Di Sonia Argiolas© Arricchisce, confonde, apre la mente, l’immaginazione, fa sognare. Tutto questo è Borges, l’immenso Borges. Difficile parlarne, difficile dire tutto ciò che la lettura dei suoi libri mi lascia ogni volta. Tanto, certo, ma indefinibile. Finzioni è una meravigliosa raccolta di racconti che riesce a trasportarci quasi in un’altra dimensione, in un mondo […]View post →

La casa del gufo

La casa del guto
Di Mary Blindflowers© Fausto Marchi esordisce per i tipi dell’Arduino Sacco Editore con un romanzo “dark”, specificando “romanzo gotico” sulla copertina. “Il tempo, come un caleidoscopio, genera immagini effimere, grafici irreali, geroglifici contorti ed ermetici che la nostra mente fatica a decriptare e a collocare correttamente in un preciso paradigma, in una logica sequenza cadenzata […]View post →

Il libro di sabbia

il libro di sabbia
Di Sonia Argiolas©     “Sei proprio sicuro di stare per morire?”. “Sì” rispose. “Sento una specie di dolcezza e di sollievo che non avevo mai provato. Non so come spiegarti. Tutte le parole richiedono un’esperienza condivisa. Perché sembri così irritato da quello che ti dico?”. “Perché ci somigliamo troppo. Detesto la tua faccia che […]View post →