Di Pierfranco Bruni© Ho raccontato nella mia vita spazi di tempo ed ora è il tempo che cerca di raccoglie il mio spazio. Si racconta per un errore commesso. O per una scommessa involontaria. O per le malinconie che tratteggiano le nostalgie di un viaggio spezzato o non interrotto o incompiuto. Siamo incompiuti. Resto […]View post →
Di Mary Blindflowers© La commedia appena cominciata e mai iniziata La semovenza a scatto atemporale del non senso muove le vite al meglio, sveglio il paralume guarda la puntuta sinapsi della sera, inamovibili solo per chi giace e spera, il campanile svetta, la sparuta gente ha una buona fetta di prosciutto in zone non […]View post →
di Pierfranco Bruni© Tra D’Annunzio e Pirandello non ci sono ragnatele aperte e i ragni sembrano riposare. Addormentati in un sonno eterno. Ma Gabriele e Luigi sono il canto segreto mistico arcaico del Novecento. Gabriele D’Annunzio (nasce a Pescara il 12 marzo del 1863 e muore a Gardone di Riviera il 1 marzo del […]View post →
Di Mary Blindflowers© Cuore in mano scuoto sgrano melograni nel limbo sprecati consigli da lievito sussiego snob iene, non ho sentieri per seguire artigli sani, né scarpe adatte per capire l’hobby di chi ti vuole bene, se solo fossi come si conviene, e smettessi di premere tasti per cercare coincidenze siderali nei pasti evolutivi di nuvole a corimbo dentro navicelle aerospaziali. Screpolo i pani della […]View post →
Di Maria Concetta Giorgi© Silenzio la parola per un po’ si annulla, va via, non c’è più nessun rumore. Il silenzio mi fa paura, mi pone in una condizione di isolamento, non mi rilasso. Sono così abituata al chiasso, al sottofondo di ogni cosa. Ho paura, trattengo il respiro, poi lo lascio uscire, […]View post →
Di Franco Piri Focardi© tribolante azione di consegna: dall’accettazione alla partenza: allarme documenti d’imbarco. bagaglio a mano. dal varco magnetico seguire la linea rossa con gli occhi fissi dentro gli occhi. il mondo diventa una platea. l’anima è nuda! l’anima. lo dichiara a gran voce. non sa quel che fa, lo crede e basta. c’è […]View post →
Di Mary Blindflowers© E non saranno scheletri all’unisono a cantare la dolce sinfonia delle stagioni sull’orlo prezzolato espanso delle abominazioni, non saranno i lucidi ritrovi delle alcove e le opinioni sul là dove pescatori morti abboccheranno ad ami torti, a prospettare segni e buone nuove, né i salotti merinati azzarderanno il precipitato delle […]View post →
Di Mary Blindflowers© Le strutture elastiche dell’erba cedono al peso di un assioma di lumache, controbaracche, perizoma di ville gracche ormai in rovina, rumore di cantina, evidenziato di piume sdilerba nell’acume pungente dei laghi, non c’è nulla che piaghi di più la luce del controsenso degli occhi sfiniti dentro secchi egotici. Sapevi tu che […]View post →
Di Mary Blindflowers© Lo scrittore chiuso dentro la sua stanza ovattata, al coperto, lontano dai fumi della storia, distante dal suo tempo, dal sole e dalla pioggia; lo scrittore solitario che medita su concrezioni astrali, sullo spazio tra cucina, salotto e bagno, concepito nella sua mente come metafisico e “la sola cosa che […]View post →
Di Mary Blindflowers© Cielo di traslucida orneblenda, prismatico, sul mare di edenite verde, cielo flessanime, lunatico curvo di pioggia lucida e religioni opache, sul mondo distante, scoppi in esantemi d’aurore recenti e l’uomo nasce, cammina sugli orli graveolenti della notte, con una lampada melusina, il nano, cieco sotto la pasta astrale, sotto gli […]View post →