Roberto Marzano© Addio Genova, mai più . Non avrei mai voluto venirci, a Genova. Spiarla da lontano mi sarebbe stato più che sufficiente, per ammirarne il profilo di nascosto facendo affiorare, di tanto in tanto, solo un po’ gli occhi… Me lo aveva detto mio nonno: «Sta’ attenta: quando senti avvicinarsi il borbottio dei […]View post →
Claudio Piras Moreno© Estratto da Il signore dei Sogni . Un antico organo iniziò a suonare in fondo alla grande sala e le pareti e l’alta volta presero a muoversi al ritmo rapido e spasmodico della musica. Gli incubi iniziarono a deambulare come barche di carta in balia delle onde – l’acqua – che […]View post →
Di Mary Blindflowers© L’acqua prende la forma del recipiente che la contiene, se la si travasa da un recipiente all’altro, cambia spettacolarmente e completamente forma senza pensarci un minuto. La forma dell’acqua è la metafora triste di ogni flessibilità servile, il trasformismo della personalità, adeguata miseramente al recipiente dentro cui sosta occasionalmente. Se il […]View post →
Di Mary Blindflowers© La poesia non è rosolio egocentrico. Diffidate di chi pensa che la poesia sia una manifestazione del proprio dolore personale. Diffidate di chi si definisce “sensibile”, non accettando nessun contraddittorio in nome del suo presunto animo poetico. La poesia è soprattutto trascendimento. A chi possono interessare i nostri patemi, anche se […]View post →
Di Mary Blindflowers© Durante la rivoluzione industriale, in piena epoca vittoriana, gli operai vivevano in condizioni disumane, in casupole malsane e sovraffollate, con arredamento poverissimo. Le condizioni igieniche erano disastrose. Si diffondevano malattie come tifo, scarlattina, tubercolosi, vaiolo e rachitismo infantile. I poveri emigravano in frotta dalle campagne alle città. I quartieri operai crebbero […]View post →
Di Lucio Pistis & Sandro Asebès© Fa un po’ più fresco oggi, sebbene in giardino si stia benone e possiamo chiacchierare da buoni vecchi amici. Prendiamo un caffè nero e leggiamo dei versi: Potessi io avere un ragazzo sensibile/ col sangue nuovo e caldo gli occhi belli/ cominciare con lui l’estate senza bugie/ bruciare infine […]View post →
Mary Blindflowers© . L’oblio letterario del Lete . La saggezza offuscata dei bevitori d’acqua del Lete, l’oblio… Oggi l’editoria è come un enorme fast-food che raramente sforna prodotti di qualità. Ci sono esigenze di mercato. Romanzi usa e getta, destinati ad una massa tele-dipendente, ai fruitori di belle veline preconfezionate in sorrisi di […]View post →
Di Mary Blindflowers© Scrivere, implosione, emozione dell’attimo lenita dal verso più caustico. E bruciare la pelle, globo surreale di una realtà virtuale a stelle corrose in elastico d’incubi. I mostri, le cose, i gesti, le rose secche corrono al mare del sogno. Ho sete e bevo col dito che scrive. Ognuno vive a […]View post →
Di Feffo Porru© Ma se in un tempo propizio l’estate dirada le carrozze sulla laguna riconosceremo la maestranza suprema che presenta le meraviglie plasmate dalla natura incoronata nelle fuggitive rimembranze di un volto ritornato al com’era? Angelo rattoppato dov’è l’impero con reali servitù che solennizzano il supplizio degli eroi abbondanti di lame barbare? Io […]View post →