Di Mary Blindflowers© Infernalparadisi… Romba la tomba che inonda che sfonda che bomba che scoppia rotonda e quadrata, lasciata sul margine, indeflagrata sostanza, scoppio di terra alla guerra, alla guerra! Spazi vuoti a configurare silenzio d’attese… Resta la bomba che stomba fungina sfonda le mani, le facce, i sorrisi le spese della vicina, resta […]View post →
Di Mary Blindflowers© Il cielo ha fili che mi tengono avvinto al suo porro escrescente di vindice profeta, il cielo ha gridi di satiri dai visi di plastica fine e deliri di angeli cartapesta fuoriusciti da scatole di panettoni, e mani e piedi e crisoelefantine tiare che si prendono gioco di me, mentre stringono […]View post →
Di Mary Blindflowers© Delirio sistematico di segreterie celesti, affetti da demonoplessia nel dì di Marte e agli incroci della notte di Saturno, vedesti tenuti da latente demone diurno, dissalati combacianti al male, senza sale ballavano i reietti, all’ombra del noce, cuocendo la luna atroce in un paiolo, e le fantasie intensificate ora danzano sull’orlo […]View post →
Di Mary Blindflowers© Cielo di traslucida orneblenda, prismatico, sul mare di edenite verde, cielo flessanime, lunatico curvo di pioggia lucida e religioni opache, sul mondo distante, scoppi in esantemi d’aurore recenti e l’uomo nasce, cammina sugli orli graveolenti della notte, con una lampada melusina, il nano, cieco sotto la pasta astrale, sotto gli […]View post →
Di Fremmy© … Appannato, il mio ego stanco rinsaniva di pellicole trafuganti al senso comune delle cose che mi circondavano, addentrandosi in muschi colorati giallognoli al tatto di mani consumate dal dissapore di una sorte già ascoltata e lusingata ogni volta che ingerivo una soluzione alla fuga dai miei me stesso e colui […]View post →
Di Mary Blindflowers© Lo sprècodio è nume buttato tra gli spini buoni dell’esantemato, ferino centrifugato d’indecenza, messa greve d’infelicità, tronfi cinguettii dell’avversativo ma finché sei vivo c’è sempre luce e sacro fuoco oltre la cortina d’indecenza pienaria, sta a te renderla solo un poco più vicina, meno plebiscitaria al lucore dei polmoni gonfi. […]View post →
Di Andreas Finottis© https://plus.google.com/101468185778115774572 I presbiteriani sono quelli che leggono con i mezzi occhiali? Gli indù non possono mai essere in tre? I cristiani sono quelli che collezionano ani di poveri cristi? I mormoni mormorano? I quaccheri fanno qua? Gli avventisti aggiustano i motorini di avviamento? No, perché a me […]View post →
Di Mary Blindflowers© Metempsicosi . Gli occhi sul pavimento a tessere indici e trame da un fiume di orecchi e di lame. Le bocche sguarnite dal valore dei denti, negli antri serpenti dei boia. Ogni regime che sega le reni si incarta e si infoia nei libri di storia. Sento, nei morti è svanita […]View post →
©François Nédel Atèrre, 13.07.17 Ora non so, credo che vada scritto qualcosa di diverso, ma è la stessa goccia che cade, ogni cinque secondi dalla cannella al fondo dell’acquaio. Atteso a lungo, l’incontro del fiume col mare non ha schiuso il suo segreto, e la foresta è stata attenta, a sera a dire […]View post →
Di Mary Blindflowers© E il cielo glabro di lombi implumi dagli sguardi comuni assenti nel mio mondo, afferra il mare per un lembo e lo tira come un fazzoletto usato, esente dal tempo abusato nell’onirica trama che spezza le gambe all’ora. La ruga disegna nuovi percorsi di silente metafora, mi sfondo nella non concludente certezza […]View post →