Rugge la notte nel mio antico sangue di vampiro mentre le nuvole come cigni sfatti scuri di gridi mi cadono ai piedi sull’asfalto camminando sul filo dell’ira che ho dentro. Salto da pubblicità mesmeriche riviste e manifesti giganti, eidetiche visioni dentro patinate simboliche prigioni di massa. Son qui, enorme e fittizio, lo stimolo ultrafanico […]View post →
Di Feffo Porru© A te che veneri megafoni impostori con i pianoforti dai tasti catarifrangenti per suonare nelle notti dove la luna è andata a richiamare gli elettricisti per le sue luci di natale, regalo i miei autoparlanti balbuzienti la mia coda tra le gambe e potrai sembrare timido e indifeso. Ah se almeno […]View post →
Di Feffo Porru© Labirinto, spora, madri, ali . Labirinto . L’ emofobico cuore era un venditore di varecchina sulla strada di un Teseo sprovveduto che non fece ali col filo d’Arianna. Oh Minotauro disceso da passioni inconsce abbattuto da un isolamento che come fioretto t’infilzò la vita che come nutrice t’imboccò di morte , […]View post →
Di Mary Blindflowers© La poesia non sempre è facilmente comprensibile. Ma deve esserlo? Questa è una questione dibattuta. Quella che segue invece e di cui molti si chiederanno cosa mai vorrà dire, è una battuta, anzi una peto-battuta contro il tronfio-lonfio scrittore allineato, quello che ti dice bellamente con sicurezza riflessa: “Tu non sai […]View post →
Di Mary Blindflowers© Carne tremula, arrogante di passate note, mai più giovane, elegante nelle sete delicate, scandalo, piacere, nuda carne rosa glabra di certezze dopo l’instabile primizia verginale, bile nera, spasimata vita. Ruggono le coltri nella sera, canta il piacere sulla punta di una luna scura affilata come lama. Tieniti solo chi ti ama […]View post →
Di Mary Blindflowers© Paris pigna morsura aperta o chiusa saltella nella vigna del signore, gira intorno alla sua musa, come stupratore senza lancia, astiofreccia, dardo inefficace, xilografia mediocre e plancia di futilità ah, mendace al tratto, bambole senza seni, crani insani, cinghiali che sodomizzano fanciulle. Paris pigna mezzo uomo, alterco misogino di tulle bianconere, […]View post →
Fremmy© Presentazioni ipocondriache dipinte, largo mare di garofani frementi al tramonto, mentre ci stupivamo a guardare il suolo terso di lacrime periodiche al dissapore di telefoni a gettoni. Pagliaccio di bosco; regalo fragili respiri al tempo, versato di fauci onnivere all’universo. Dettato legge alla tristezza, assaporiamo il torbido del fragore di un silenzio tremulante […]View post →
Di Mary Blindflowers© Nacqui nel 6350, salendo i 108 scalini del niente manifestato, e mai universalmente cancellato. E risorgetemi le mani, sono nove con tre dita ad arto, e risorgetemi le piume in echi di angeli ceduti al posto della carta per conservare i panettoni di scarto. Non ho dei né padroni, non ho cieli […]View post →
Di Feffo Porru© Oh ali di madre invasate in un’isola recessa per le vostre nausee ricorrenti dove siete dischiuse? Siete forse nell’ammanco della povertà della mia vermiglia coperta scialba che infervora le squame di dannazione ? O siete nel trascinarsi del vostro passo prestabilito sbieco sulle miserie dei miei urti arroccati sulle debilitazioni […]View post →
Di Mary Blindflowers© Infernalparadisi… Romba la tomba che inonda che sfonda che bomba che scoppia rotonda e quadrata, lasciata sul margine, indeflagrata sostanza, scoppio di terra alla guerra, alla guerra! Spazi vuoti a configurare silenzio d’attese… Resta la bomba che stomba fungina sfonda le mani, le facce, i sorrisi le spese della vicina, resta […]View post →