Di Mary Blindflowers©
E il cielo glabro di lombi
implumi
implumi
dagli sguardi comuni
assenti nel mio mondo,
assenti nel mio mondo,
afferra il mare per un lembo
e lo tira come un
fazzoletto usato,
fazzoletto usato,
esente dal tempo abusato
nell’onirica trama che
spezza le gambe all’ora.
spezza le gambe all’ora.
La ruga disegna nuovi
percorsi
percorsi
di silente metafora,
mi sfondo
nella non concludente certezza
del vivere dentro di me
l’incubo del sogno
magmatico,
magmatico,
l’astrofisico non
perimetro idolatrico
perimetro idolatrico
dell’essere non volendo
avere,
avere,
nella consapevole unica
certezza
certezza
di non voler fare
quello che non voglio
nei caldi percorsi del
senso.
senso.
Oggi ad New Road, in una
stanza
stanza
mi cucio la pezza sul
pantalone,
pantalone,
ma il cuore è intero,
ancora, non c’è uragano o
brezza che lo sfaldi,
brezza che lo sfaldi,
non c’è distanza che lo
spezzi.
spezzi.
Mi lavo il maglione
nella rivista del vento.