Taziano, per non dimenticare

Taziano, per non dimenticare

Taziano, per non dimenticare

Taziano, per non dimenticare

Taziano, per non dimenticare, credit Antiche Curiosità©

 

Taziano, per non dimenticare

Mary Blindflowers©

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Certi accademici, inventori di un nuovo linguaggio ultrapoliticamente corretto, vogliono riformare la lingua mentre raccomandano tutti i loro amici e li fanno entrare nell’élite culturale dei cattedratici, artisti e scrittori che contano. Di base, questi signori tanto per bene, non si sono inventati nulla. Censurano ogni tanto qua e là autori del passato ritenuti un po’, come dire, “scomodi” e non sufficientemente imbavagliati, sono portatori insani di una democrazia bacata: “siamo tutti uguali purché della stessa classe sociale, sei uno di noi purché tu sia ricco oppure se povero, disposto a fare il volantino vivente della nostra idea politica”. Ma ciliegina su una torta un poco rancida, questi bei tomi, spacciano per proprie idee antichissime.
Non ci credete?
Ebbene, torniamo un attimo indietro nel tempo. Immaginatevi di essere antichi Greci, filosofi o studiosi, per la precisione, e di chiamare barbari tutti quelli che non sono Greci, un po’ come fanno oggi gli scrittori di regime: gli scrittori sono loro e tutti gli altri non lo sono. Un po’ alla marchese del Grillo, io sono io e voi
Taziano però, non sarebbe d’accordo con queste massime.
E chi sarebbe costui?
Era un pensatore Siriano piuttosto acuto per la sua epoca di ego gonfiati a elio. Educato alla cultura greca, ne comprese ogni contraddizione. Questo signore pronunciò un discorso che oggi si potrebbe definire di “cultura globalista”, tanto per usare un termine caro agli accademici odierni cresciuti tra vellutini e taffetà di casta guasta, gli stessi che vogliono l’uguaglianza ma occupano tutti gli spazi della comunicazione.
Ma non distraiamoci con fanfaluche varie e rime srimate, torniamo al nostro buon Taziano che nessuno nomina mai, come se fosse un foruncolo della storia. Ebbene, quest’uomo illuminato comprese che, come molti cattedratici e artisti attuali, i Greci copiavano alla grande lavori di altri, per esempio Aristotele copiò Speusippo, ma questo non ha diminuito la sua fama, un po’ come accade a scrittori contemporanei condannati per plagio letterario ma continuamente presenti in tv a spettacolare e accaparrarsi bei gettoni di presenza.
Taziano però andò oltre, invitando, con un suo discorsetto, i Greci a ridimensionarsi e a non disprezzare le culture extra-greche. Vale la pena di riportare la prima parte del suo discorso… (Continua su Destrutturalismo n. 8).

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

 

Comment (1)

  1. Mariano Grossi

    E altrettanto con i Galli
    cui il Romano stirò i calli
    prima d’essere fottuto
    dal pugnal del figlio Bruto.
    E perciò mi piacque il mix
    dei fumetti di Asterix!
    Nonostante il Crucifige
    W Vercingetorige!!!

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