Mary Blindflowers©
La nostra arte quotidiana
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Il pettirosso
Completata l’esperienza di inarcocchiati
365 corsi, uno al giorno, vari inutili ricorsi
ogni due giorni solari
il disinganno inizia a petulare nelle scuffie
e negli alari,
crapacchiando ipotesi non dotte
sulle scotte, negli scombiccheri lanosi
e annosi di un sistema bleso
con la caramella all’occhio teso,
e l’enfisema del respiro
all’elzeviro,
stenebrate le invertebrate pose in podio,
non resta nemmeno odio
né dispetto,
soltanto la cosa vista sotto un certo aspetto
covo di verbo duplice,
complice dell’illusione.
Ma, c’è un pettirosso che carocanta ignaro
sul balcone.
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La nostra arte quotidiana
Mondrian, pedestri
rettangoli maldestri senza rabbia,
Duchamp un clistere
a milioni di atmosfere,
Rothko al quadrato
sgabbia una gallina
padovana con la scabbia,
pigola e sfungina spese in gabbia,
dacci o signore la nostra arte quotidiana
che sia borghese,
grulla inutile, fagiana
e parrocchiana
perché per pochi microbi soltanto
suona di tanto in tanto
l’Eneide e la campana delle consorterie,
dacci signore le loro opere pie,
purché l’eroe attacchi e spacchi
da un muro sporco
una banana in tacchi,
o sfanghi uno squalo, un porco
o una mucca in formaldeide,
che c’è chi vede sempre una nereide
sui delfini,
i cavalli marini,
le perle ai porci
o i porci alle sberle?
Vorrei davvero anch’io, vederle.
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DESTRUTTURALISMO Punti salienti