Vita, alterazioni, solitudine, riscatti

Vita, alterazioni, solitudine, riscatti

Vita, alterazioni, solitudine, riscatti

Vita, alterazioni, solitudine, riscatti

Il trigramma, credit Mary Blindflowers©

 

 

Paolo Durando©

Vita, alterazioni, solitudine, riscatti

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Alterazioni

La vita che prude, il mondo che gira.
I sassi che fanno male,
il rovo che punge le dita temerarie.
Il miele che è dolce, il sole che dura,
l’azzurro cilestro che resta.
E noi che andiamo, che teniamo a bada
più le lacrime che gli orgasmi.
Noi che siamo così facili al dolore
e a volte non capiamo,
che sogniamo nel nostro altrove,
fate Morgane sul ciglio dei campi,
unicorni lievi sull’Appennino
e capre cantanti sulle rocce nude,
maghi tra ampolle e vie di uscita
date per certe, da stanare
nel profondo intricato del mondo.
Noi che non crediamo a nulla
per poter credere a qualunque cosa
e ci rigiriamo nel letto
sperando nel varco che si apra
per farci sprofondare
fino a un buco nero,
un orizzonte degli eventi, chissà,
che risarcisca tutto ciò che noi siamo stati
e ancora non siamo.

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Solitudine

Ci siamo abbracciati,
abbiamo cercato salvezza negli altri,
annusato pagine di libri ponte, libri passe-partout.
Abbiamo cercato senso, inoltrandoci
nelle personali paturnie,
guardando il vicino con la vertigine
di chi intercetta un’estraneità.
Abbiamo cercato nel calore di mani note
la familiarità, la rassicurazione dell’uguale,
per poi ritrovarci divisi, indecifrati,
ciascuno costretto nelle pareti del cervello,
separato nello spazio ma anche nel tempo.
Domandandoci esterrefatti
se davvero l’amico, l’amante, la madre
sono in gioco nel nostro stesso cammino.

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Riscatti

Vorremmo
che il sole della sera
scaldasse i gangli offerti,
nutrendo consolazioni,
aprendoci a gioie nuove.
Perché vorremmo che un’altra
fosse la sostanza di ciò che ai nostri occhi
si palesa ogni giorno.
Vorremmo l’acqua pura della vita sulle labbra,
mischiata a lacrime di preziosa e rarefatta sensibilità.
Perché vorremmo e il volere accompagna
le veglie dei nostri sonni.
Non desiderio, ma volontà
abbozzata fuori dal tempo,
quando volere e potere era
il tutt’uno che ci era stato promesso.
Rotolarsi sulle nevi del Monte Rosa,
bagnarsi nel mare di Corfù,
accedere a girotondi in Costa Rica,
a shopping mediati in Madagascar.
E nella vecchia Italia,
sotto le ali del tempo,
la blanda tutela dei secoli,
sorridere a Giano,
verso futuri plurali le porte.

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