Paolo Durando©
Tarocchi, Matto, Mago, Papessa
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0. IL MATTO
Non so in quanti mondi si dirami
questo labirinto di forse
che converge nell’unico assenso.
Ma gettato negli eoni
mi riconosco ogni volta
nel necessario ordito
di visioni complete.
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I. IL MAGO
Apporre danze nei sobborghi,
sentenze sul bordo delle paludi,
indurre canti sopra le discariche,
splendori nelle lande perdute,
vagliare paesaggi di fecola e di incensi.
Il logos scolpisce
catene di fioriture
nel farsi consistenza, datità.
Perdendo pezzi e briciole
di innumeri possibili.
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II. LA PAPESSA
Da me non avrai facile riconoscimento
bensì attento travaso di spirito.
Cercherò di imprimerti la tua storia,
la prospettiva che darà aria al tuo respiro
nel circuito dei tuoi angeli.
Esplorerò il futuro dopo l’azzardo,
contemplando le pieghe di tempo
come una divinità schiva,
e gli affondi oltre il confine.
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III. L’IMPERATRICE
Ecco la vita in pasta.
Posando nel giardino dell’essere
mi sono avidamente compromessa.
Per questo sono così madre.
Mi sono data a me stessa prima ancora che a voi,
per dominare le messi, le risorse, i richiami.
E con le radici nel cielo
mi sono impiantata nella Terra.
Io ho il ricordo del sole e del suo ventre.
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IV. L’IMPERATORE
Se un uomo è la declinazione artificiale
di un esserci trasparente,
allora siamo fermi al dualismo.
Se l’uomo è il padre,
l’imperio è la sostanza,
ma anche la forma in cui si estende ed esprime.
C’era un bambino smarrito,
piangente tra le colonne del tempio,
l’uomo lo nega.
Storica inanità
del fermo-immagine.
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DESTRUTTURALISMO Punti salienti