Di Mary Blindflowers©
Ho fatto un esperimento, cosa vien fuori se scriviamo una poesia in due minuti esatti? Questo:
La meta dei fantasmi aliena cose, come pose spiegate e un poco rose al vento sepolcrale che rivendica le attese; il cane ha un dente morto da padrone, rigurgita sentenze senza scolo, solo capita, talvolta, abbia dall’occhio l’umidunico, efficace, nutrimento di mi piace. Il cieco appiccicoso vede, il sordo albuminoso senza orecchio né cerume, cede sente rumori avanguardisti, sempre tesi al vecchio. Mai offesi i sensi del perbene andante, tutto ha un che di delirante, di muffoso nel volume. L’osso è totalmente roso dall’astioso tempo civettuolo e ingrato. Il pane ha un che di duro, di salato. Sa di sterco e di bitume misto al fetore del pretume, della tiara e del partito. Al cielo si è fermato solo un dito. Tutto giace, immoto, catalettico al buon senso già fasciato. Penso.
(7 novembre 2017, una poesia al giorno in due minuti©)
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https://antichecuriosita.co.uk/destrutturalismo-e-contro-comune-buon-senso-psico-pillole/
Anche se eiaculati in due minuti
Mary di fiel ha pien tutti gli imbuti
nei suoi versetti ispidi e cornuti
giammai a nessun padron, ahilor, venduti!
Distesi, levigati oppur scazonti,
s’infrangono violenti sulle fronti
di quelli che procuran gravi affronti
lordando di poesia vasti orizzonti!